07/06/2013

«Se il bambino nasce vivo? Lo lasciamo morire»

La dottoressa che ride raccontando come sarà soppresso il bambino, il medico che spiega come lascia morire (illegalmente) i neonati. Le video-inchieste confermano che il metodo Gosnell è la norma

«Non si preoccupi, morirà velocemente appena nato». «Bene sweetheart, vai a casa e ci pensi: nessuno può obbligarti ad accettare il feto, un bambino che tu non vuoi». Sono queste le parole di un video pubblicato in America la settimana scorsa. È l’ultimo di una serie di documentari seguita al processo contro il medico abortista Kermit Gosnell, il secondo girato da una reporter del gruppo “Live Action” per portare alla luce la realtà nascosta dell’aborto.

«NON LO AIUTEREMO». La giornalista, alla 26esima settimana di gravidanza, si è recata in incognito presso la Surgi-Clinic di Washington. A colloquio con il dottor Cesare F. Santangelo, gli ha spiegato la sua paura di sottoporsi a un aborto a stadio avanzato: «E se il bambino nascesse vivo?», chiede la donna. «Non lo aiuteremmo», risponde Santangelo. «Legalmente saremmo obbligati ad aiutarlo… ma spirerà velocemente dopo la nascita». Il medico ha poi paragonato il bambino nato a un malato terminale che non bisogna «aiutare a sopravvivere».

LE RISA DEL MEDICO. L’altro filmato pubblicato dalla “Live Action” è ancora più scioccante. Il medico, una donna del Women’s Healt Center del Bronx di New York, parla con una ragazza che dice di essere incinta da 23 settimane. La dottoressa ride banalizzando quanto sta per accadere. «A sei mesi quanto è grande?», chiede la giovane. «È… è… completamente formato», risponde il medico. Poi la domanda su come il piccolo sarà «rimosso».

Clicca qui per continuare a leggere l’articolo pubblicato da Tempi e per guardare il video shock

di Benedetta Frigerio

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