Ragazzi in preda all’ideologia e plagiati psicologicamente, infelici e purtroppo pericolosi. Questo il giudizio che Don Matteo Graziola dà degli aggressori che si sono scagliati contro le Sentinelle in Piedi di Rovereto (TN) mandandolo all’ospedale assieme ad un altro giovane vegliante.
Non porta ovviamente rancore Don Matteo Graziola e anzi, tramite le pagine del giornale “Trentino” lancia loro un appello: “Venite, parliamo, dialoghiamo senza che nessuno cerchi di imporre la propria idea sull’altro.”
Scontata la domanda sulla matrice integralista delle Sentinelle in Piedi, a cui Don Matteo risponde chiaramente:
“Il nostro è un movimento apartitico e aconfessionale. Siamo per la difesa dei valori che sono sostanzialmente la famiglia formata da uomo e donna. La famiglia nella sua integrità è alla base della società non solo del passato ma del futuro. Pensare ad un futuro dove la famiglia è distrutta significa un futuro di persone sole. Concetti e valori che non sono questione di fede e di religione ma condivisi da chi usa la ragione. E la Chiesa non è omofoba: si vuole togliere il diritto di esprimere una critica onesta a chi non condivide certi pensieri.”
Le aggressioni, secondo Don Matteo, non sono un’azione di popolo ma messe in scena di un gruppetto di persone fortemente ideologizzate. Anche per questo lui tornerà in piazza: “Ho ricevuto tantissima solidarietà e non ho paura.”
Redazione