I media hanno giocato la loro ultima carta per tentare di screditare le Sentinelle in Piedi: Maurizio Crozza. Il comico, dall’alto del suo palco e con la sua comicità, può permettersi di deridere tutto e tutti perché sa che la platea applaudirà, perché sa chi ha di fronte, e sa bene che lo esalteranno riconoscendo in lui la ragione sempre e comunque.
Ma noi, che abbiamo la fortuna di non essere bendati e lobotomizzati come molti amici italiani, proviamo ad analizzare l’intervento del comico in cui tenta di annientare le Sentinelle in Piedi accusandole di difendere posizioni che ormai nemmeno la Chiesa difende più in quanto posizioni retrograde, appartenenti ad un’altra epoca, l’epoca buia ed arcana dove marito e moglie stavano assieme dal matrimonio alla morte.
Inizialmente Crozza descrive una manifestazione delle Sentinelle in Piedi , dicendo che sono persone che “protestano contro i diritti gay” (affermazione piuttosto fraintendibile e vaga) e che “difendono la sacralità della famiglia”. Continua: “Tra le Sentinelle molti sono cattolici integralisti”. A fronte di queste affermazioni si può facilmente notare come l’assetto del suo spettacolo sia chiaramente volto a diffamare le loro manifestazioni, ma non è finita, Crozza non si accontenta: mostra agli spettatori l’intervista di una presunta Sentinella in Piedi in cui l’intervistato sostiene che non è utopistico pensare che il matrimonio possa essere esteso all’unione tra specie diverse.
Ci siamo: gente che ride, applausi generali, il comico che si esprime con smorfie incredule di fronte alle parole della Sentinella. Ma siamo sicuri che sia tutto così assurdo? Ricordo il parlamentare Sibilia (M5S) che si poneva come obiettivo “discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili), a sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purché consenzienti”. Chiedo perdono al comico mediocre in questione, ma non riesco a fare ironia su una tremenda verità: se la famiglia viene ridotta ad un mero legame sentimentale questa è la conseguenza inevitabile. Se il vincolo matrimoniale nasce solo da un sentimento allora è lecito richiedere il diritto di sposarsi con animali, piante, sassi! Perché non dovremmo potere avere accesso al matrimonio se anche l’animale, la pianta o il sasso mi amano e vogliono vivere con me? E’ follia? Sì, lo è, ma il fatto che un parlamentare abbia proposto una simile legge è già spunto di riflessione.
Ma il comico se ne frega e continua, insultando più o meno velatamente la Sentinella (dicendo che probabilmente sarebbe l’animale, nel nostro caso il maiale, che si rifiuterebbe di stare con una sentinella come lui).
Torna quindi, dopo questa digressione sull’intervista al manifestante, ad attaccare generalmente le Sentinelle in Piedi dicendo: “Eppure le Sentinelle pensano di difendere l’integrità dei valori della Chiesa, questi sì che sono i cristiani veri, non come Papa Francesco che disse “chi sono io per giudicare un gay?””. Applauso generale! Un applauso che ci testimonia l’ignoranza dilagante nel nostro Paese.
Eppure, uno come lui non può non sapere che le Sentinelle sono “una rete apartitica e aconfessionale: con noi vegliano donne, uomini, bambini, anziani, operai, avvocati, insegnanti, impiegati, cattolici, musulmani, ortodossi, persone di qualunque orientamento sessuale, perché la libertà d’espressione non ha religione o appartenenza politica, ci riguarda tutti e ci interessa tutti”.
Il sito delle Sentinelle parla chiaro, i portavoce nelle città anche. Ma c’è ancora qualcuno che tenta fino all’ultimo di dividere, di infangare il nome di queste veglie e di chi le organizza. E’ colui che crede di essere cattolico, “cattolico adulto”, ma che non ha capito nulla del pontificato di Papa Francesco. E’ colui che per contrastare un movimento spontaneo, educato, pacifico, civile, non ha altri mezzi se non quello della sua mediocre comicità messa a disposizione delle lobby lgbt per manipolare fatti accaduti e propugnare tesi menzognere sulla nostra battaglia. E’ l’uomo vittima del relativismo laicista moderno, del politicamente corretto, della filosofia gay friendly, del “diritto ad avere diritti”.
Ringraziamo Crozza per aver pubblicizzato le Sentinelle in Piedi, non lo invitiamo ad informarsi meglio perché siamo sicuri che sappia chi sono veramente queste persone (di ogni età, di ogni ceto sociale, di ogni orientamento politico e religioso che si riuniscono per difendere un valore trasversale) ed il suo sia solo un tentativo di oscurare un’iniziativa buona, che difende la famiglia naturale, la libertà d’espressione e i diritti dei bambini. Lo invitiamo a partecipare alle veglie in piazza con le Sentinelle, lo invitiamo a partecipare assieme a tutti coloro che applaudivano di fronte alla sua comicità di basso livello ignari del fatto che mentre loro applaudono, la famiglia attaccata su più fronti si sta sgretolando.
Elia Buizza
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