Animato scambio di interrogazioni che hanno ad oggetto la veglia delle Sentinelle in Piedi a Modena il 21 giugno. La polemica ancora non accenna a placarsi.
Adriana Querzè, capogruppo della lista “Per Me Modena” ha interrogato il Sindaco per richiedere sulla base di cosa si sia permesso di concedere Piazza Grande per il presidio delle Sentinelle, ritrovi a suo dire profondamente omofobi e, quindi, non in linea con la posizione presa anche dalla Camera dei Deputati che ha approvato il ddl Scalfarotto. In sunto, secondo il Consigliere, non dovranno più esser concessi spazi a manifestazioni di questo tipo.
Non tarda ad arrivare la replica di Luigia Santono, capogruppo NCD: “Ho quindi risposto con un’altra interrogazione urgente, perché se questo è quello che accade prima ancora che il ddl Scalfarotto sia approvato, non oso immaginare cosa succederà se passasse la legge che prevede il carcere per un generico reato di omofobia.” La Querzè, così facendo, dimostra di considerare “di per sé violenta la difesa della libertà di ogni cittadino, anche di chi ha opinioni diverse dalle proprie, a esprimere il proprio punto di vista su certi temi”.
Redazione