«Fallo come vuoi, ma fallo protetto!»; «In amore vince chi si protegge»; o, ancora: «L’unica scelta sbagliata è farlo senza!». Che è? «Ancora il solito sesso», come canta Max Gazzé?
Sul tema, così inflazionato, la fantasia scarseggia e gli slogan pubblicitari sono sempre più o meno gli stessi, quindi indovinare non è poi così difficile (con sarcasmo, si potrebbe quasi affermare che sia perché quando gli uomini pensano al sesso il sangue va istantaneamente altrove, e il cervello boccheggia...).
Nello specifico, gli slogan citati fanno parte della grande campagna pubblicitaria messa in atto dalla rossa Coop, in occasione del lancio sul mercato della linea di preservativi “Fallo protetto”. Campagna fatta di immagini e video che sviliscono l’atto sessuale a un mero esercizio fisico: non importa con chi si è, dove si è, quale legame c’è nella coppia, se si è un uomo e una donna (perché, ovviamente, nelle varie pubblicità non poteva mancare anche la coppia omosessuale!)... l’importante è avere il preservativo! E meglio ancora se è economico come quello della Coop, così tutte le persone “del popolo” – e soprattutto i più giovani, si legge nel sito di riferimento – possono fare sesso senza dover pensare troppo al portafoglio.
Eppure, a ben vedere, tra le tante certezze che la campagna pubblicitaria pone, alcune domande rimangono senza risposta. Per esempio: chi dice ai compagni della Coop che per avere i loro preservativi in lattice vengono sfruttate tantissime persone?; chi dice ai compagni della Coop che i preservativi inquinano e sono anche pericolosi per la salute delle persone, dal momento che rilasciano sostanze velenose al contatto con la pelle?; chi dice ai compagni della Coop che i preservativi non proteggono dalle malattie sessualmente trasmissibili?; chi dice ai compagni della Coop che, se non fanno figli, a breve non avranno più persone in grado portare avanti la “rivoluzione proletaria”?
E, ancora, chi dice ai compagni della Coop che il preservativo mette una barriera fisica e ideale nella coppia, impedendo l’unità?
Cara Coop, la coerenza è una virtù. Ed è vero che il colore rosso dell’amore è nelle tue corde, ma forse quello che ti manca è proprio un’idea chiara di cosa sia questo “amore”: lo si capisce bene dallo slogan «In amore vince chi si protegge». Non c’è nulla di più sbagliato: in amore vince chi si dona all’altro senza riserve, senza calcoli e senza pretese. Concetti alti, che valgono molto più di una confezione di preservativi e del godimento fisico che il sesso può generare. Cose da gente di classe...
Teresa Moro
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto