16/07/2016

Sesso tra uomini e diffusione delle malattie: dati dall’UK

Il numero dei casi di malattie sessualmente trasmissibili (MST) tra gli uomini che fanno sesso con gli uomini è aumentato del 10 per cento tra il 2014 e il 2015, secondo i dati del Servizio Sanitario nazionale britannico.

Nel 2015, si sono registrate molte più diagnosi di gonorrea (11 per cento) e sifilide (20 per cento), in massima parte tra chi si dichiara omosessuale o bisessuale.

Tra costoro le diagnosi di gonorrea  sono aumentate del 21 per cento e quelle di sifilide del 19 per cento. Si è registrato anche un significativo aumento della clamidia (8%) e dell’herpes genitale.

Questo relativamente alle diagnosi. Quanto ai dati registrati nei luoghi di cura deputati alla salute sessuale, nel 2015, l’84 per cento dei malati di sifilide, il 70 per cento dei malati di gonorrea, il 21 per cento dei malati di clamidia, il 12 per cento dei malati di herpes genitale, e il 9 per cento dei condilomi genitali curati sono stati coloro che praticano sesso omosessuale.

Il rapporto della sanità inglese inoltre rileva con preoccupazione che questa rapida diffusione di malattie sessualmente trasmissibili avviene in un ambiente in cui è molto alta la concentrazione delle persone sieropositive all’HIV.

In particolare, gli studiosi rilevano come siano particolarmente diffuse le pratiche sessuali senza preservativo, come il “serosorting HIV”, cioè l’andare in cerca di partner che sono (o si dichiarano) sieropositivi per poter avere rapporti non protetti.

Altre malattie molti diffuse tra chi pratica sesso promiscuo sono l’epatite B e C, e le infezioni enteriche sessualmente trasmissibili come la Shigella (un’infezione che si contrae da contatti oro – fecali) che comportano ulteriori conseguenze patologiche come la sindrome di Reiter (nella foto), una forma particolare di artrite.

Il Servizio sanitario nazionale del Regno Unito ricorda anche che i preservativi non sono al 100 per cento efficaci nel prevenire la diffusione di  malattie sessualmente trasmissibili attraverso il sesso anale.

Anche i Centers for Disease Control degli USA avvertono che l’uso del preservativo non può fornire una protezione assoluta contro le malattie sessualmente trasmissibili. Il modo più sicuro per evitare le MST è l’astenersi da attività sessuale promiscua.

Redazione

Fonte: Corrispondenza Romana

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