Chi può parlare di aborto ? Questa potrebbe sembrare una domanda sciocca ma per taluni è cruciale.
Ne abbiamo avuto prova a Oxford, dove un gruppo di studenti pro-life (Oxford Students for Life) ha organizzato un incontro sulla “cultura dell’ aborto”, ottenendo come risposta il solito fuoco incrociato di critiche.
Addirittura un gruppo di femministe ha cercato di delegittimare l’incontro per il fatto che a parlare fossero due relatori maschi, in quanto il loro sesso non gli avrebbe permesso di “discutere su cosa le persone con un utero dovrebbero fare con i loro corpi”.
A parte la pretestuosità delle contestazioni, si potrebbe rilevare un concetto base: secondo le femministe solamente coloro che potrebbero aver bisogno di un aborto possono parlare della sua legittimità.
Quindi una donna sterile o in menopausa? Nemmeno lei potrebbe partecipare alla discussione in qualità di relatrice e, a rigor di logica -la loro- nemmeno potrebbe esprimere un parere a riguardo.
Tuttavia, fino a prova contraria, una donna non si auto-impollina e per avere un bambino è necessario l’intervento di un uomo.
In ogni caso, essere donna non implica avere delle specifiche competenze per poter parlare di aborto né di vita. Essere donna ti dà la potenzialità di divenire madre ma non l’esclusiva di discutere dell’uccisione di tuo figlio.
Marika Poletti
Fonte: Pagina99