22/01/2022

Sport. Nuovi studi confermano: i trans avvantaggiati sulle donne

Uno studio pubblicato il mese scorso dal Macdonald-Laurier Institute, un think tank canadese, sostiene che "non c'è né un intervento medico né un'argomentazione filosofica intelligente che possa rendere equo per le donne trans competere nello sport femminile".
 
I maschi che sopprimono con successo il testosterone per 12 mesi, perdono solo il 5% di forza muscolare. Conservano il vantaggio atletico acquisito in condizioni di testosterone elevato durante la pubertà, e conservano il vantaggio muscoloscheletrico.
 
Joanna Harper, un atleta transgender, medico presso l'Università britannica di Loughborough, ha dichiarato a WebMD in un'intervista del luglio 2021 che non c'è assolutamente alcun dubbio sul fatto che i trans mantengono vantaggi di forza rispetto alle donne, anche dopo la soppressione del testosterone . 
 
"Questo si basa sulla mia esperienza clinica, piuttosto che sui dati pubblicati, ma direi che non ho dubbi", ha detto all'epoca. Harper è stato coautore di uno studio che ha rilevato che il vantaggio per i trans resta anche dopo tre anni di trattamento. Può anche darsi, secondo la Harper, che a lungo termine il vantaggio diminuisca e si annulli, ma a tutt'oggi non c'è alcuna prova né alcuno studio scientificamente valido. 
 
Del resto non è solo forza, c'è anche l'altezza. Negli sport come basket e pallavolo è un dato essenziale. Anche la biologa di Harvard Carole Hooven, autrice del libro "T: The Story of Testosterone, the Hormone that Dominates and Divides Us", ha dichiarato al New York Post in un'intervista la scorsa estate che gli atleti trans che hanno subito la tipica pubertà maschile conservano molti dei loro vantaggi atletici.
 
Il dottor Timothy Roberts, pediatra e direttore del programma di formazione in medicina degli adolescenti presso il Children's Mercy Hospital di Kansas City, Missouri, è stato coautore di uno studio nell'agosto 2020 che ha esaminato il personale militare statunitense che ha fatto "transizione" durante il servizio e rilevato che i trans  correvano ancora il 12% più velocemente delle donne dopo più di due anni di trattamento. Tommy Lundberg, uno scienziato sportivo presso il Karolinska Institute svedese, ha raggiunto le stesse conclusioni affermando che il CIO (Comitato olimpico internazionale) sta sacrificando l'equità per l'inclusività.
Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.