Il tema delle adozioni gay e della stepchild adoption necessita di un trattamento uniforme da parte della magistratura. Uniforme e che sia secundum legem.
In proposito i deputati e senatori Carlo Giovanardi, Gaetano Quagliariello, Eugenia Roccella, Andrea Augello, Luigi Compagna, Maurizio Gasparri, Lucio Malan, Gianmarco Centinaio, Roberto Formigoni, Francesco Bruni, Salvatore Di Maggio, Francesco Scoma, Erika Stefani, Bruno Alicata, Mario Mauro, Luigi D’ambrosio Lettieri, Nunziante Consiglio, Vittorio Zizza, Sergio Divina, Giacomo Caliendo hanno rilasciato il seguente Comunicato Stampa.
Oggi, mercoledì 15 giugno alle h. 16.00 presso la sala stampa della Camera dei Deputati, i firmatari dell’appello alla Procura generale della Repubblica, terranno una Conferenza Stampa sulla tematica della stepchild adoption.
Nell’Appello, condiviso poi dalla Procura Generale, si chiedeva che le sezioni Unite della Cassazione si pronunciassero nell'”interesse della legge” sulle differenti pronunce di merito in tema di stepchild adoption, mentre viceversa della materia si è occupata soltanto la Prima sezione della Cassazione il giorno 26 di maggio, deliberando sui sulle impugnazioni da parte del Ministero dell’Interno e del Procuratore Generale di Torino avverso un decreto della Corte di Appello di Torino che aveva ordinato la trascrizione anagrafica dell’atto di nascita di un bambino nato da fecondazione eterologa risultante (in Spagna) figlio di due donne.
Il sostituto Procuratore generale della Cassazione Francesca Ceroni aveva viceversa chiesto il giorno 26 di rimettere alle Sezioni Unite la decisione in quanto: «Si tratta di una questione della massima importanza su cui tutta l’Italia si interroga e su cui indagano filosofi e psicologi, su cui il Parlamento sta riflettendo avendo stracciato la Stepchild dalla legge Cirinnà. In questi casi l’Ordinamento affida la decisione alle Sezioni Unite, vertice deputato a porre le colonne fondamentali».
Aggiungeva la Procura Generale: «Solo le Sezioni Unite possono evitare che in Italia si determini una situazione a macchia di leopardo con decisioni diverse da Venezia a Messina, diversamente ogni giudice di merito darebbe la sua interpretazione».
Redazione
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