06/07/2015

Stile “Gender Neutral” in un’illustre scuola inglese

Il gender diktat fa un’altra vittima illustre.

A capitolare questa volta è lo storico “Saint Catharine’s College”, uno dei college più antichi dell’Università di Cambridge nel Regno Unito, fondato nel lontano 1473.

D’ora in avanti, infatti, nelle cene di gala universitarie, i suoi studenti potranno indossare, indipendentemente dal proprio sesso, gonne o pantaloni. Cade così una tradizione secolare che stabiliva un rigido “dress code”, che prevedeva per i maschi l’obbligo di giacca, cravatta e pantaloni eleganti, mentre per le donne gonna o abito. Tale innovazione di portata storica è stata compiuta per venire incontro alle rivendicazioni degli studenti transgender e in particolare a quella di uno studente americano di 25 anni, Charlie Northrop, che ha condotto una vera e propria campagna per i diritti ad un abbigliamento “ gender neutral” all’interno dell’Università.

Le nuove regole prevedono dunque un generico “abbigliamento elegante” senza più alcuna distinzione di sesso. BludentalIl neonato codice di abbigliamento, al passo con i tempi, è stato definito “smart dress”, senza alcun riferimento a considerazioni di “genere”. Gli uomini saranno, quindi, liberi di presentarsi alle cena di gala in minigonna o abito lungo e, viceversa, le donne potranno sfilare in giacca, cravatta e pantaloni. Lo studente transgender Northrop, intervistato dal “Mail online”, si è detto ovviamente entusiasta di tale decisione, dichiarando: “Sono sulla luna, è assolutamente meraviglioso che sia caduta tale regola. Non è che c’è stata molta resistenza – è stato solo che la nuova formulazione doveva “suonare” bene e quindi c’è stata parecchia discussione tra il collegio e il comitato. Abbiamo dovuto trovare un modo di proporre il nuovo codice di abbigliamento senza specifiche di genere, ma mantenendo comunque una certa formalità”.

Il passaggio dello stile “ gender neutral”, dalle più importanti passerelle di moda alle più prestigiose istituzioni universitarie, simboleggia, da un lato, lo sconfortante e scandaloso clima generale di appeasement culturale al paradigma del gender dominante e, dall’altro, la capacità e la forza di impatto di una rivoluzione che avanza, agendo a tutti i livelli, in maniera sempre più prepotente ed aggressiva.

Rodolfo de Mattei

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