Santa Marinella, comune a circa 60 km da Roma, prova a dire “No” alle unioni civili.
Di questo borgo avevamo già parlato ad inizio novembre, quando il Centro Studi Aurhelio aveva consegnato ai Consiglieri Comunali di maggioranza una proposta di mozione a sostegno della famiglia naturale e contro ogni tentativo di limitare la libertà di opinione, di educazione e di credo religioso.
Torniamo oggi a parlare di Santa Marinella per dare evidenza di un’altra iniziativa: il Centro Studi Aurhelio ha depositato presso la segreteria del Sindaco, una petizione contro le unioni civili , sulla falsa riga di quella lanciata da ProVita (si veda qui: STOP Matrimonio Gay! STOP Cirinnà!), con in più la possibilità per gli interessati di sollevare obiezione di coscienza: moduli “[...] che possono essere firmati da coloro – Sindaco in primis – che debbono, per legge, o possono essere incaricati a svolgere la funzione di pubblico ufficiale (di stato civile), in caso di matrimonio legale. Al tempo stesso però, per un proprio convincimento interiore, intendono opporre una obiezione di coscienza ai cosiddetti ‘matrimoni’ omosessuali, travestiti da unioni civili”, spiegano i giovani del Centro Studi .
Il testo recita.
“I sottoscritti sindaci e altri pubblici ufficiali:
– in virtù delle loro più profonde convinzioni relative alla sfera morale, allo statuto antropologico dell’uomo e della donna e alla famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, e in base agli artt. 2, 19, 21 e 29 della Costituzione,
– in vista dell’eventuale approvazione ed entrata in vigore della legge sulle “unioni civili tra persone dello stesso sesso” (ddl 2081, ora A.C. 3634),
chiedono al Parlamento
di rispettare l’obiezione di coscienza di coloro che, in relazione all’applicazione della normativa sulle unioni civili, si rifiutano di registrare, trascrivere, o di collaborare in qualsiasi modo alla realizzazione di una cosiddetta “unione civile tra persone dello stesso sesso”, prevedendo a livello legislativo che non possa essere sanzionato il suddetto rifiuto per ragioni di coscienza.
Seguono dati anagrafici, funzione, comune e firma“.
Una firma può sembrare una goccia nell’oceano, ma è in realtà un gesto – non solo simbolico – di grande rilevanza.
La difesa della Famiglia e della Vita esigono un popolo unito e coraggioso!
Redazione
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