Meriam Yahia Ibrahim Ishag è stata liberata e tornerà a casa con i suoi due figli. La donna, condannata mentre era incinta del secondo bambino per apostasia a 100 frustate, all’annullamento del matrimonio celebrato con un cristiano e la pena capitale tramite impiccagione: questa la pena in Sudan per chi rinnega la religione islamica che convertirsi ad altri credo.
Dopo la mobilitazione internazionale, che ha coinvolto l’Europa e gli Stati Uniti in prima linea, il successo insperato.
Anche le Istituzioni italiane si sono spese a riguardo, come ricorda il Ministro degli Esteri Federica Mogherini: “L’Italia si era impegnata molto sin dall’inizio”.
Ora la ventisettenne potrà tornare a casa assieme alla figlia nata un mese fa in prigione ed al bimbo di due anni che assieme a lei aveva condiviso lo stato di reclusione.
Redazione