25/01/2021 di Luca Scalise

Teleaborto, così le donne vengono abbandonate

Verrebbe da ridere, se non fosse tristemente vero. Fra le varie procedure che nell’anno della pandemia sono state praticate online, in alcuni Paesi c’è anche l’aborto volontario. Sarebbe sufficiente una videochiamata con un medico per organizzare la spedizione di pillole abortive.

Ci vuole poco a immaginare quanti e quali problemi possano scaturire da una simile pratica. Una donna non viene visitata, non viene assistita, potrebbe trovarsi ben lontana da ospedali in caso di possibili complicanze e potrebbe gestire da sola l’intera procedura.

Si pensi, poi, al caso in cui a fare la videochiamata sia una persona diversa da quella che, poi, assumerà le pillole o al caso, ancor peggiore, in cui una donna ne faccia richiesta sotto minaccia. Come ha affermato il vicepresidente di Pro Vita e Famiglia Onlus, Jacopo Coghe, «L’introduzione dell’aborto chimico ha aumentato il numero di abusi, di donne costrette da uomini ad abortire. E a casa, con l’aborto fai da te, i casi cresceranno ancora».

«La decisione, per 6-3, della Corte Suprema che ristabilisce il criterio della visita medica in presenza per ottenere il mifepristone porrebbe “un onere inutile e indebito” secondo i giudici Kagan e Sotomayor. Che però vaneggiano. Il rischio di contrarre il Covid o il Covid stesso non possono legittimare l’aborto e, se vuoi compiere il male, non puoi chiedere di compierlo in sicurezza», spiega La Nuova Bussola Quotidiana in un articolo.

Tra l’altro, non si può affatto chiamare “sicuro” l’aborto a casa. Sarà forse “sicuro” dal Covid, ma non certo dai suoi tanti altri possibili rischi per la salute fisica e psichica femminile, come «emorragie, gravidanze extra uterine, infezioni, setticemie, distruzione del sistema immunitario, depressione e anche la morte», precisava il nostro presidente Toni Brandi in un comunicato stampa.

Insomma, l’aborto fai da te lascia ancor più sole le donne e facilita maggiormente lo sterminio di bambini innocenti. Le donne meritano di meglio, meritano di essere aiutate a scegliere la vita.

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