Justyna Wydrzyńska, Morena Herrera e Colleen McNicholas. Sono le tre donne abortiste che risultano tra i tre finalisti del Premio Sakharov per la libertà di pensiero, ovvero il più alto tributo pagato dall'Unione Europea al lavoro sui diritti umani.
Gli altri candidati sono Jina Mahsa Amini e il movimento Donna, Vita, Libertà in Iran e la coppia Vilma Núñez de Escorcia e il vescovo Rolando José Álvarez Lagos del Nicaragua. Assegnato per la prima volta nel 1988 a Nelson Mandela e Anatoli Marchenko, il Premio Sakharov è un riconoscimento a individui, gruppi e organizzazioni che hanno dato un contributo eccezionale alla protezione della libertà di pensiero e dei diritti umani, con un corrispettivo in denaro di 50mila euro.
Ma chi sono queste tre donne abortiste, che sono state proposte dal gruppo La Sinistra (The Left)? La polacca Justyna Wydrzyńska, membro dell'Abortion dream team è salita all’onore delle cronache poco tempo fa per essere stata condannata a otto mesi di servizio di comunità per aver aiutato a effettuare degli aborti illegali in Polonia. Morena Herrera è una femminista e attivista che lotta per un accesso “sicuro e legale” all'aborto a El Salvador. La dott.ssa Colleen McNicholas, invece, è una ginecologa-ostetrica americana con lunga attività di advocacy per la cosiddetta salute riproduttiva, legata al colosso multinazionale di Planned Parenthood, è addirittura arrivata al triste record di uccidere nel grembo materno fino anche a 31 nascituri in un solo giorno.
Fonte: Domani