Al giorno d’oggi non ci si dovrebbe più sorprendere di nulla, dato che non ci sono più limiti di sorta. Eppure l’ultima moda nel mondo del transessualismo non passa inosservata:
due persone, un uomo (ora apparentemente donna) e una donna (ora apparentemente uomo), dopo aver effettuato il cosiddetto “processo di transizione” da un sesso all’altro, si innamorano e decidono di convolare a “nozze”.
Il tutto ovviamente a norma di legge, dal momento che in Italia è in vigore la Legge 14 aprile 1982, n. 164: “Norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso”, che di fatto delegittima la componente biologica a vantaggio dell’autodefinizione di genere.
Un caso in tal senso – come riportato da Il Tirreno – è quello che coinvolge il Comune di Orbetello, dove il prossimo 6 febbraio due trans uniranno le loro vite davanti al Sindaco. I due “promessi sposi” all’anagrafe sono Alessio e Valentina, rispettivamente di 23 e di 19 anni. Entrambi oggi dichiarano che fin da piccoli si sentivano imprigionati in un corpo che non riconoscevano, fino a quando hanno deciso di assecondare la percezione che avevano di sé e di incamminarsi nel tortuoso processo di transizione di sesso, fatto di sedute psicologiche, dosaggi di ormoni, iter legali e, in conclusione, della fatidica RCS (Riconversione Chirurgica di Sesso).
I due ragazzi hanno quindi avuto un percorso di vita parallelo. Conosciutosi poi in chat, si sono innamorati e hanno deciso di condividere il resto dei loro giorni. In prospettiva non limitandosi a una vita a due, ma coinvolgendo anche dei minori: Alessio, che oggi si fa chiamare Alessia, ha infatti già dichiarato che una volta sposato si recherà in una clinica di Kiev per comprare l’utero di una donna e coronare così il suo desiderio di maternità.
Una vicenda piuttosto simile ha per protagonisti altri due ragazzi italiani, secondo quanto riportato da Brescia Today: la venticinquenne Jessica, che oggi si fa chiamare Jack, e il ventiduenne Samuel, che oggi si fa chiamare Chloe.
E chissà quante altre sono, in Italia e nel mondo, le storie simili. Basterebbe fare un’incursione nel mondo del transessualismo per scoprirle.
Tutto normale, quindi? Assolutamente no. I nostri giovani, spesso cresciuti senza adulti in grado di proporre loro regole e valori, con questi gesti eclatanti non stanno facendo altro che invocare aiuto.
La società sarà in grado di assumersi la responsabilità di dare ascolto al loro grido?
Redazione
DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DAI TENTATIVI DI
LEGALIZZAZIONE DELLE UNIONI CIVILI