Sei bimbo transgender e vuoi cambiare sesso? In Cile si può
Dietro la bella formula della “ricerca dell’interesse del minore”, la Commissione dei Diritti Umani del Senato cileno ha approvato i primi tre articoli della legge sull’identità di genere, che garantisce tra le altre cose il cambio di nome e di genere sessuale sia per minorenni che per persone sposate. La legge è stata presentata dal nuovo esecutivo guidato dalla presidente socialista Michelle Bachelet.
Il disegno di legge sull’identità di genere è stato introdotto nel 2013 in Parlamento. Il disegno di legge, tuttavia, non è stato approvato fino ad ora a causa di disaccordi tra i senatori, nonché delle pressioni della lobby LGBT, che ha mostrato alcune forti obiezioni all’articolato di legge. Dopo vari incontri tra le lobby e l`esecutivo, il governo ha presentato una dozzina d’indicazioni allo scopo di accelerare il processo di cambiamento di nome e di sesso nel registro civile e di includere i bambini tra i beneficiari della legge.
La Commissione per i Diritti Umani del Senato ha dunque approvato i primi tre articoli della legge sull’identità di genere. Il primo articolo riconosce che tutti i cittadini devono essere socialmente e legalmente trattati secondo la loro identità di genere. Il secondo definisce cosa è l`identità di genere e il terzo permette ai bambini e alle persone sposate di cambiare il loro nome e il sesso legale.
“È molto importante che oggi sia stato approvato il diritto di tutte le persone a cambiare il loro nome legale e il sesso, che sia stato menzionato specificamente il diritto dei bambini, e che questo diritto sia stato promosso dal governo e sostenuto dalla maggioranza dei senatori della Commissione”, ha detto l`associazione cilena LGBT, Movilh.
Il Senato sta ancora discutendo altri elementi che fanno parte della nuova legge. “Oggi possiamo dire che siamo più vicini ad una legge di identità di genere che risolve i problemi quotidiani che le persone transgender subiscono”, ha dichiarato l`attivista transessuale di Movilh, Paula Dinamarca.
Dall’altra parte della barricata, la Commissione Evangelica Nazionale per la Famiglia ha espresso una grande insoddisfazione nei confronti degli articoli approvati e la procedura seguita. “Questo disegno di legge è assolutamente inadeguato sia nella forma che nella sostanza – ha dichiarato l`organizzazione evangelica- Non è stata prevista nemmeno la partecipazione alla stesura del progetto di legge di medici, psicologi”. “Denunciamo pubblicamente le autorità responsabili per aver abusato dei bambini cileni: essi hanno necessità di essere guidati e curati, non si può imporre l’ ideologia a discapito del loro bene”, ha aggiunto la Commissione.
Auxi Rodríguez
DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’