In questi giorni molti parlano dell’operazione di trapianto di testa che tenterà un team di 150 chirurghi, tra cui un italiano, con i soldi dei cinesi.
Pare che siano stati fatti con successo esperimenti con gli animali.
Il paragone con la “scienza” del dottor Frankenstein è fin troppo facile. Il fatto che il corpo su cui la testa viene innestata sia il corpo di una persona viva (morta cerebralmente? Che vuol dire? Se fosse davvero morta potrebbe “donare il corpo”?) sembra che non importi a nessuno.
E le persone che si sottopongono a questo esperimento?
Ne parla il Presidente di ProVita Onlus, Toni Brandi, nell’intervista a Il Tempo del 21 settembre, che potete leggere qui sotto.
Redazione
AGISCI ANCHE TU! FIRMA LE NOSTRE PETIZIONI