Stamattina è ripresa la disamina del ddl omofobia in Consiglio Provinciale a Trento ma in Aula è stato dibattuto esclusivamente il primo dei 1500 emendamenti programmati, di cui più di 1200 del solo Cons. Rodolfo Borga.
La discussione è durata meno di un’ora e mezza al termine della quale la maggioranza ha chiesto una sospensione dei lavori di 40 minuti per mettere a punto una proposta da presentare alle minoranze, comprendente evidentemente delle modifiche nell’articolato del ddl per rendere il tutto più appetibile ad un palato -quello del gruppo di oppositori- che ha dimostrato di essere molto più difficile del previsto.
La seduta è stata rinviata a questo pomeriggio per dare il tempo di poter ragionare anche alla minoranza su quanto elaborato dal centrosinistra autonomista.
La sessione di questa mattina è servita primariamente per testare la tenuta del centrodestra che sul ddl omofobia ha deciso di non lasciare nulla di intentato.
Anche le tempistiche sono sconfortanti per i proponenti del disegno di legge: se per ciascun emendamento i tempi sono quelli dimostrati stamane, la battaglia per loro si prospetta decisamente dura.
La seduta sta per riaprirsi e ProVita seguirà da vicino ogni novità.
Redazione