Un annuncio davvero storico è quello fatto dall’amministrazione Trump: per la prima volta nella storia, gli Stati Uniti riconoscono ufficialmente che la vita umana inizia al concepimento. È quanto è scritto nel piano strategico per il periodo 2018-2022 del ministero della Salute degli Stati Uniti (Department of Health and Human Services, HHS). In modo inequivocabile e nero su bianco, il ministero della Salute dichiara infatti: «L’HHS svolge la propria missione attraverso programmi e iniziative che coprono uno spettro ampio di attività, servendo e proteggendo gli statunitensi a ogni stadio della vita, a iniziare dal concepimento» e anche: «Una componente importante della missione dell’HHS è servire tutti gli statunitensi dal concepimento alla morte naturale […]»
L'ACLJ (American Center for Law and Justice ) riferisce che, questo intento dichiarato, consentirà all'amministrazione Trump di proteggere i bambini nel grembo materno dagli intenti mortiferi dei liberali favorevoli all’interruzione di gravidanza, così come dalle avide mire economiche dell’ “industria” dell’aborto.
«Promuovere la dignità della vita umana dal concepimento alla morte naturale è una delle massime priorità dell'amministrazione del presidente Trump», aveva dichiarato Alex Azar, segretario del Dipartimento per la Salute e i Servizi Umani, in occasione della scorsa edizione della Marcia per la Vita. «Attraverso il nostro lavoro, nel campo della sanità, dei servizi umani e delle scienze biomediche, ci impegniamo ufficialmente nel dirigere i nostri sforzi in questa direzione. Ciò si traduce, non solo nel proteggere la vita umana attraverso adeguate misure che partiranno dall’amministrazione Trump, ma anche agendo in modo da tutelare i diritti di coscienza di coloro che partecipano ai programmi finanziati dal ministero della Salute degli Stati Uniti. Sotto l’egida del presidente Trump, si agirà in modo da migliorare la salute degli americani, garantire il progresso della scienza, proteggendo nel contempo le nostre libertà fondamentali: il diritto alla vita e il diritto alla coscienza».
di Manuela Antonacci