13/12/2013

Tv e bambini, istruzioni per l’uso

Programmazione televisiva: opportunità e pericoli dall’ultimo Rapporto del Moige

Programmazione televisiva: tra orizzonti informativi e nuovi pericoli diseducativi”: è questo il focus dell’ultimo rapporto annuale, “Un anno di zapping”, appena pubblicato dal “Moige”-Movimento Italiano Genitori (a cura di Elisabetta Scala, responsabile dell’“Osservatorio Media” del Moige, “Edizioni Kappa”, Roma 2013, pp. 205, 15 euro), che è stato presentato a Roma martedì 3 dicembre.

Il presidente nazionale dell’associazione, Maria Rita Munizzi, in occasione della tavola rotonda su “La dieta mediatica dei nostri figli”, ha illustrato quelle che il “Moige” ha individuato come le otto le aree tematiche da analizzare per conoscere il mondo dei “nativi digitali”: «televisione, computer e internet, telefonino, cinema, videogiochi, radio, riviste e quotidiani, libri».

Alla tavola rotonda del 3 dicembre, alla quale hanno partecipato, assieme alla Munizzi, fra gli altri, il segretario della Commissione Bilaterale parlamentare “Infanzia e Adolescenza” Antimo Cesaro, il presidente del “Comitato Media e Minori” Maurizio Mensi e Luca Milano vicedirettore Rai Fiction con delega alla programmazione minori. Hanno inoltre preso parte all’incontro Tonino Cantelmi, docente di “psicologia dello sviluppo e dell’educazione” alla Lumsa di Roma e presidente dell’Istituto di Terapia Cognitivo-Interpersonale, organismo del quale il “Moige” si è avvalso per la compilazione del suo “Rapporto 2013”.

Infatti, nell’ottica del “Moige”, la corretta analisi dell’uso e delle dinamiche relative alla televisione ed ai “new media” da parte dei giovani e del loro influsso nella vita di famiglia, non può prescindere dall’esigenza di conoscere meglio la nuova cultura tecnomediata nella quale sta crescendo la generazione dei “nativi digitali”.

E’ anche per questo che, quest’anno, “Un anno di zapping” esce con una “Prefazione” della psicologa e scrittrice Marida Lombardo Pijola, che spiega come anche dal punto di vista della vita psico-fisica dei giovani sia assolutamente necessario evitare di lasciarli soli davanti a videogiochi e tv e senza limiti d’orario.

Ampio spazio, nel Rapporto del “Moige”, hanno anche i cartoni animati che, con schede analitico-critiche di una pagina (dedicate nel resto dello studio anche a film, dvd e trasmissioni televisive per ragazzi), sono presentati nei loro pregi e difetti. Così “conchiglia” (cioè voto massimo) per “Peppa Pig” ma, da serie molto seguite come le “Winx club”, “Doraemon” o “Lazy Town”, emergono invece aspetti non superficialmente evidenti ma, dal punto di vista psicologico-educativo, degni di essere posti all’attenzione, soprattutto quando le visioni “somministrate” lo sono in dosi eccessive… Il 40% dei ragazzi di età superiore ai 14 anni, infatti, ha rilevato la Munizzi nel suo intervento al convegno di Roma, «non ha mai avuto limiti di orario da parte dei propri genitori rispetto all’utilizzo dei videogiochi ed è anche libero di navigare senza alcun limite. Solo un esiguo 21% ha dei tempi stabiliti per l’utilizzo del computer e il 28% dei bambini non ha alcun limite di orario in cui guardare la Tv».

Chiude il Rapporto del “Moige” un utile “Glossario dei termini tecnici”, che è in grado di aiutare genitori ed educatori a districarsi in un linguaggio spesso solo per addetti ai lavori, fra “sit com”, “share” ed “audit”.

di Giuseppe Brienza

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