L’iniziativa dei cittadini europei “Uno di Noi” ha già raccolto 1,3 milioni di firme, obiettivo confortante visto che supera la soglia di un milione di firme, con le quali viene deciso il successo o il fallimento di tali petizioni. “Uno di Noi” è solo la seconda iniziativa di partecipazione politica che è stata introdotta nel 2012. In effetti, si potrebbe anche dire che è la prima, dato che l’altra iniziativa di successo, che si occupava di accesso all’acqua potabile, non presenta una proposta legislativa concreta che i firmatari vogliono vedere adottata. Al contrario, “Uno di Noi” contiene una proposta in tal senso. L’iniziativa consiste nel modificare il regolamento finanziario dell’UE, al fine di escludere i finanziamenti per tutte le attività che comprendono, implicitamente ed esplicitamente, l’uccisione di embrioni umani. Questi finanziamenti riguardano due aree politiche: la ricerca, in cui vengono utilizzati i fondi UE per finanziare le attività che implicano l’uso di cellule staminali embrionali (illegale in diversi Stati membri!) e lo sviluppo di “programmi oscuri di salute materna”, che essendo gestiti da Planned Parenthood (IPPF) e Marie Stopes International (MSI), sono in realtà un tentativo per ridurre la crescita della popolazione attraverso l’aborto di massa.
L’attuazione delle proposte di “Uno di Noi” salverebbe milioni di vite umane ogni anno, vite di bambini innocenti, uccisi da IPPF e IMS. In questo modo, si andrebbe a danneggiare, ovviamente, il tornaconto economico dei finanziatori di aborto. Il vero merito di “Uno di Noi” è la resa consapevolezza delle persone di una terribile verità che si nasconde dietro la dicitura ” aiuti allo sviluppo”.
Il business dell’aborto è stato in grado di impedire alla petizione “Uno di Noi” di avere successo e tenta tutto il possibile per mobilitare amici ed alleati in campo politico, al fine di assicurare che la voce del popolo non si senta e per evitare che la proposta legislativa avanzata da più di 1,3 milioni di cittadini venga adottata.
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di J.C. von Krempach
