L’europarlamentare Alessandra Basso non ci sta e commenta contrariata la raccomandazione che il Parlamento Europeo ha approvato martedì mattina sul riconoscimento transnazionale della genitorialità secondo il quale in tutti i paesi dell'Ue dovrebbe essere riconosciuta "indipendentemente da come il bambino è stato concepito o è nato".
In commissione giuridica dopo il voto Basso ha letto un documento firmato da diversi colleghi stranieri il cui testo recitava: «Il regolamento non copre direttamente il diritto di famiglia, ma ha un impatto notevole su di esso. Pertanto, per rispettare i principi di proporzionalità e sussidiarietà, dovrebbe essere prevista una clausola di disapplicazione che consenta agli Stati membri che già dispongono di una legislazione che garantisce il pieno rispetto dei diritti dei minori, di ignorare le norme sul riconoscimento della genitorialità. Inoltre, andrebbe chiarita la portata del limite di ordine pubblico, in quanto esso deve ritenersi sempre applicabile contro il riconoscimento della genitorialità in violazione dei principi fondamentali sanciti nelle leggi e nelle costituzioni nazionali. È quindi preoccupante e giuridicamente discutibile non avere un chiaro riferimento alla sua applicabilità, come clausola generale di diritto internazionale privato, per quanto riguarda l’accettazione del Certificato Europeo di Genitorialità. La tutela dell’ordine pubblico diventa particolarmente rilevante laddove si è fatto ricorso alla gravidanza surrogata. Questa pratica dovrebbe essere esclusa dal campo di applicazione del Regolamento, essendo ritenuta illegale in diversi ordinamenti nazionali europei. Retribuita o meno, la maternità surrogata dovrebbe essere vietata in tutti gli Stati membri, poiché viola la dignità e l'integrità della donna, violando il divieto di fare del corpo umano e delle sue parti come tali una fonte di guadagno economico».
Raggiunta dai nostri microfoni, Alessandra Basso ha quindi commentato: «Questa raccomandazione è un voler introdurre dalla finestra quello che non è passato dalla porta, cioè la maternità surrogata. E infatti, non vogliono che si possa opporre il limite dell'ordine pubblico. È una grossa ingerenza, di fatto, nelle legislazioni nazionali. Purtroppo è passato in larga maggioranza: ora non resta che chiedere in plenaria un voto su emendamenti singoli». Il voto in plenaria si terrà a dicembre.