25/02/2022 di Francesca Romana Poleggi

UK. Non più aborto casalingo con la Ru486

Il Dipartimento della Sanità e dell'Assistenza Sociale di Sua Maestà ha confermato che la norma che consentiva l'aborto domiciliare, a distanza, "fai da te" durante la pandemia di COVID-19 sarà annullata dal 30 agosto 2022.

Dato che l'attuale disposizione  continua a mettere a grave rischio la salute delle donne, Right To Life UK  avrebbe voluto che la legge fosse immediatamente abrogata,  ma accoglie comunque con favore la decisione del governo.

Sono sorti numerosi problemi  da quando gli aborti domiciliari "fai da te" sono stati introdotti, durante la pandemia di COVID-19. I "pesticidi umani" vengono spediti per posta, dopo un consulto con il medico per telefono o per videochiamata.

Uno studio pubblicato nel novembre 2021 ha riscontrato che più di 10.000 donne sono dovute correre in ospedale, in Inghilterra, tra aprile 2020 e settembre 2021.

Oltre 600 medici avevano firmato una lettera aperta ai governi scozzese, gallese e inglese chiedendo la fine dell'aborto casalingo a protezione  delle donne e delle ragazze (che - da sole - possono prendere la Ru486 a gravidanza troppo avanzata, con grave pericolo per la loro salute o addirittura potrebbero essere costrette ad abortire contro la loro volontà da violentatori, partner abusanti, ecc.)

Anche un'e -mail  di un'ostetrica  del NHS ha rivelato che ci sono stati diversi incidenti gravi e che ci sono tre indagini di polizia legate ad aborti tardivi "in casa", inclusa un'indagine per omicidio poiché si teme che il bambino sia nato vivo e poi soppresso. I dati del governo mostrano anche che è probabile che le complicazioni degli "aborti domiciliari" (principalmente emorragie e  sepsi) siano state ampiamente sottostimate.

Un'indagine sotto copertura a livello nazionale , intrapresa da Kevin Duffy, un ex direttore  delle cliniche abortiste Marie Stopes International , ha trovato prove di fornitori di aborti che mettono le donne a rischio significativo non effettuando i controlli di base prima di inviare loro pillole abortive "fai da te". L'indagine ha anche scoperto che le pillole vengono chieste a nome di una persona, ma poi vengono somministrate ad un'altra.

In Inghilterra e Galles è stato documentato anche un aumento sostanziale di chiamate di ambulanze per motivi ginecologici, in questo lasso di tempo in cui si sono fatti gli aborti casalinghi.

I sondaggi di Savanta ComRes mostrano che il pubblico in generale e i medici di base vogliono che gli aborti domestici "fai da te" finiscano. Il 71% della popolazione generale e il 75% delle donne in Inghilterra sono preoccupate per le donne che subiscono una procedura di aborto a casa. Il sondaggio mostra anche che l'84% della popolazione generale e l'86% delle donne sono preoccupate per il rischio che le donne in questo modo possano essere facilemnte costrette ad abortire da un partner o da un familiare abusante. 

Ulteriori sondaggi sui medici di base hanno rilevato le medesime  preoccupazioni, condivise anche dalla  stragrande maggioranza delle donne .  Anche  in Scozia. 

 Precedenti sondaggi avevano rilevato che il 92% delle donne in Gran Bretagna riteneva che una donna che richiede un aborto dovrebbe essere sempre visitata di persona da un medico qualificato.

E in Italia?

Le tristemente note linee guida Speranza dell'agosto 2020 non permettono la spedizione della Ru486 per posta, per fortuna. Ma permettono che la pillola venga somministrata alla madre ambulatorialmente e che la donna vada poi  "comodamente" ad abortire a casa sua. Lascianodla da sola a fronteggiare dolori, vomito, emorragia e l'espulsione del piccolo che muore in lei. Se andiamo a leggere le Relazioni ministeriali che dovrebbero esporre al Parlamento lo stato di fatto nell'applicazione della 194, troviamo lacune, contraddizioni palesi e reticenze inammissibili. Anche qui siamo certissimi che le complicazioni e le morti causate dall'aborto legale sono decisamente sottostimate. 

I nostri Lettori avranno presto modo di approfondire l'argomento. "Stay tuned".

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