Il caso di Charlie Gard era clinicamente e legalmente molto diverso da quello del piccolo Alfie Evans.
La malattia di Charlie era stata diagnosticata, mentre Alfie non si è mai capito bene cosa abbia (potete leggere qui un nostro precedente articolo, e qui il comunicato stampa della famiglia) e i genitori sono alla disperata ricerca di un neurologo pediatrico che possa fare una diagnosi. I genitori di Charlie hanno iniziato un lungo contenzioso legale per portar via il bimbo dal Gosh, mentre i coniugi Evans non hanno dato notizie pubbliche di star procedendo in tal senso.
Come per Charlie, però, sono dei genitori disperati per le condizioni del loro bambino. Come per Charlie si è costituita una “Alfie’s army” e sono stati raccolti fondi. Ma a differenza di Charlie non si sa ancora come impiegarli per via del male misterioso che ha preso il bambino, che ha quindici mesi ed è in coma da otto.
Ora le sue condizioni stanno peggiorando: in passato, diverse volte l’ospedale di Liverpool dove è ricoverato ha tolto il respiratore ad Alfie e lui, ad onta di tutti, ha continuato a respirare e si è ripreso. Questa volta pare che non ce la faccia più e che il suo cuoricino stia perdendo colpi.
Tom Evans e Kate James, che hanno contattato anche il prof Hirano, l’esperto americano che avrebbe potuto curare Charlie, fanno appello alle preghiere della “Alfie’s Army”, a questo punto.
A queste preghiere ci uniamo volentieri anche noi della Redazione di ProVita: i nostri amici “atei” se la prendono con Dio (allora del tutto atei non sono...), davanti al dolore innocente, in casi come quello di Charlie e di Alfie e di tutti i bambini malati.
Quelli di noi che sono credenti, invece, si arrendono davanti al mistero del dolore: sanno bene che esso apre la porta alla voragine della disperazione più nera. Ma sanno anche che l’unico modo per non cadere nell’abisso è aggrapparsi saldamente alla Croce. È confidare fermamente che un giorno capiremo “perché” e saremo tutti nella gioia, e la nostra gioia sarà piena.
Francesca Romana Poleggi
Fonte: LifeNews ; le immagini di Alfie col papà sono prese dalla pagina Facebook Alfie’s Army
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