Torna ancora una volta il progetto “Un Dono per la Vita” di Pro Vita & Famiglia, che – lanciato nel settembre del 2019 – prevede la consegna di passeggini, seggiolini auto, culle, pannolini, ciucci e biberon per le mamme e le famiglie che versano in difficoltà economiche o sociali, dunque anche e soprattutto per sostenere le donne che stanno affrontando o hanno affrontato una gravidanza.
Oggi pomeriggio, nella sede della onlus, i kit Trio più altri beni di prima necessità sono stati consegnati ad altre 8 mamme, dopo le oltre 40 famiglie aiutate nei mesi scorsi. Tra loro molte le storie e le difficoltà vissute.
Come la signora Martina, originaria di Roma e in attesa del secondo figlio, il primo maschio dopo una bambina. L'arrivo della maternità ha coinciso con la riduzione dello stipendio di ben il 50%, mentre poi il lavoro è venuto definitiamente a mancare con il proseguire della crisi dovuta alla pandemia. "Con due figlio, senza lavoro e con lo stipendio che avevo prima ridotto di molto non avrei proprio saputo come fare per permettermi questo passegino e ciò di cui c'è bisogno per le prime settimane di vita di mio figlio appena verrà al mondo". Per Martina, infatti, "il mondo del lavoro è stato crudele e, come succede a molte donne, sono stata penalizzata con la gravidanza".
Secondo figlio in arrivo, dopo un primo maschietto, anche per Pamela, originaria dell'Ecuador, che ha ricevuto il Kit Triduo e i beni di prima necessità insieme al marito. "Come per molti di noi arrivati in Italia da paesi lontani - ha raccontato - non è facile avere un lavoro per permettersi questi beni per i propri figli".
Per Miriam, invece, romana e in attesa del suo primo bambino "non è per niente facile vivere la maternità a lavoro, soprattutto se i tuoi datori fanno di tutto per fare i loro interessi anziché i tuoi". Una situazione purtroppo comune a molte donne in tutta Italia, "perché ti fanno passare come colei che fa sempre problemi - ha raccontato - e io sto avendo difficoltà perché mi vorrebbero far dire a tutti i costi di essere in gravidanza a rischio quando invece non lo sono e allora per ogni minimo problema che ho mi lasciano a casa e non mi assicurano nessuna tutela".
Primo figlio anche per Christine, originaria del Mali e per la giovane Paola Alejandra, da poco in Italia arrivata dal Sudamerica e in costante ricerca di un lavoro.
Il kit Triduo è stato poi consegnato alla giovane coppia formata da David ed Ester, in attesa del piccolo Giovanni Paolo. "Io ho perso il lavoro non appena è arrivata la pandemia - ha spiegato David - poiché lavoravo nel settore turistico che è stato il più duramente colpito. Fortunatamente mi sono reinventato e ho trovato un altro lavoro - ha raccontato - proprio quando abbiamo avuto la notizia di questa dolce attesa. Non è ovviamente facile, ma ce la stiamo mettendo tutta a questo Kit è davvero fondamentale".
Tra le mamme che hanno ricevuto i doni anche Cecilia, romana, alla quale Pro Vita & Famiglia ha consegnato i Kit direttamente a casa poiché la piccola appena nata è venuta al mondo in anticipo rispetto al previsto. "Dal punto di vista lavorativo - ha spiegato al telefono - non abbiamo avuto grossi problemi io e mio marito perché io lavoro in smartworking e lui in presenza, quello che però è stato difficile soprattutto nell'ultimo mese è stato gestire le difficoltà della gravidanza con l'asilo del nostro primo figlio chiuso e una situazione di perenne incertezza". La pandemia, ha raccontato Cecilia, "non ha intaccato la gravidanza, ma qualche volta abbiamo avuto paura per il rischio contagi e anche questo sicuramente ha rappresentato una fonte di stress in più, anche se poi per fortuna tutto è andato splendidamente".