L'attrice spagnola Ana Obregon, a 68 anni, ha affittato un utero impiantando il seme del figlio morto per diventare la madre legale di quella che tecnicamente sarebbe dunque sua “nipote”. Manipolare le leggi naturali della Vita per riempire i propri buchi affettivi genera queste aberrazioni.
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La notizia - pubblicata in esclusiva sulla copertina della rivista ¡Hola!, con foto all'uscita della clinica con neonata in braccio - ha suscitato un ampio dibattito pubblico in Spagna dove l’utero in affitto è vietato.
«Ho preso la decisione di iniziare il processo di maternità surrogata, che come è noto implica la partecipazione di una donatrice di ovulo e di una gestante - ha spiegato - il giorno stesso in cui lui è volato in cielo». Obregón ha poi detto che non pensa di nasconderle in futuro l'identità di suo padre biologico. Come al solito ci si chiede che fine abbia fatto la madre che ha portato in grembo la bambina, scomparsa subito dopo aver partorito il bambino, in più - come detto - si tratta di un’aberrazione nell’aberrazione, poiché la bambina è stata a tutti gli effetti “programmata” per nascere già orfana di padre e con un’assurda e innaturale figura di “mamma-nonna”, che poi in realtà mamma non è.
Fonte: Avvenire