La Lega per l’attivismo pro-life, in collaborazione con le associazioni Cittadini per una società pro-life e Preti per la vita, ha annunciato che la Giornata nazionale della commemorazione dei bambini abortiti avrà luogo sabato 14 settembre 2013. Lo scopo dell’evento è visitare i bambini non nati nei cimiteri dove sono sepolti.
La cerimonia sarà contraddistinta da diversi servizi funebri che si terranno in contemporanea nelle diverse città, in tutti gli Stati Uniti, dove ci sono cimiteri per bambini abortiti. Questa è la prima volta nella storia, da quando esiste l’aborto legalizzato, che sarà condotta una tale manifestazione di portata nazionale; ci si aspetta la partecipazione di migliaia di persone da tutto il paese.
Sono oltre 25 le località dove sono sepolti bambini che sono stati uccisi tramite aborto. Molti di questi sono stati recuperati da veri e propri immondezzai, posti fuori le cliniche abortiste o i laboratori di patologia, dove venivano smaltiti i corpi dei feti abortiti. In alcuni di questi luoghi sono sepolti centinaia di corpi.
Nei mesi che ci separano dallo svolgimento dei servizi funebri, il pubblico sarà invitato a imparare di più sulla storia che c’è dietro ognuno di questi luoghi, e su come i bambini sono stati uccisi e successivamente ritrovati, e come ne è stata celebrata la sepoltura. Occorreranno leader locali e attivisti per aiutare a organizzare i servizi funebri (http://abortionmemorials.com/host.php).
Eric Scheidler, Direttore Esecutivo della Lega per l’attivismo pro-life, ha affermato “è illuminante notare che le lapidi delle vittime dell’aborto, i bambini non nati, espongono solo il giorno di sepoltura. Questi bambini non hanno una data di nascita perché a loro non è mai stato permesso di nascere. Non possiamo segnare la data di morte, perché chi li ha uccisi ha buttato via i loro corpi come spazzatura. Ma per noi non sono spazzatura. Sono nostri fratelli e sorelle. Ecco perché noi li seppelliamo, e perché visitiamo le loro tombe e siamo in lutto per loro: per testimoniare la loro umanità”.
“L’aborto non è un problema astratto” ha aggiunto padre Frank Pavone, Direttore Nazionale dell’associazione Preti per la vita. “Avere un servizio funebre dove questi bambini sono sepolti ci ricorda che l’aborto non è una semplice questione di fede, ma una strage; non ci sono solo punti di vista, ci sono vittime.”
Monica Miller, Direttore dell’associazione Cittadini per una società pro-life, ha affermato “dal 1973, 55 milioni di innocenti bambini non ancora nati sono stati uccisi con l’approvazione della legge. Solo una piccola parte di queste vittime del nostro massacro nazionale sono state effettivamente sepolte. Le tombe di queste vittime sono sparse lungo l’America, luoghi di tristezza e indignazione per una nazione che ha permesso l’uccisione di innocenti. Quest’anno, il quarantesimo anniversario dell’aborto legalizzato, le cerimonie avranno luogo presso tutte le tombe di questi bambini non voluti, e la nostra nazione sarà chiamata a ricordare e porre fine all’ingiustizia dell’aborto.
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Fonte: LifeNews