Pro Vita & Famiglia si è unita alle associazioni di tutta Europa che hanno aderito all'iniziativa di Ordo Juris di presentare all' Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, in occasione dell'imminente anniversario dell'adozione della Convenzione sui diritti del fanciullo da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, e in considerazione della tutela dei diritti umani universali, in particolare i diritti inclusi nella Convenzione sui diritti del fanciullo, un Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti del fanciullo da presentare alla prossima riunione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e di fare appello agli Stati membri affinché lo firmino, allo scopo di vietare a livello internazionale l'utero in affitto.
Vale la pena ricordare l'articolo 8 della Convenzione, che sancisce il diritto del minore di «preservare la propria identità, compresa la nazionalità, il nome e i rapporti familiari». Secondo l'articolo 21 della Convenzione, l'interesse superiore del minore dovrebbe essere al centro della massima tutela. La stessa disposizione obbliga gli Stati parti della Convenzione a prendere tutte le misure necessarie per garantire che le persone coinvolte nel processo di adozione non ne traggano un guadagno finanziario improprio.
Alix Lejard, in rappresentanza di Femina Europa (Francia), Aleksandra Mielewczyk, del centro per la vita e la famiglia (Polonia), Robert Bąkiewicz , organizzatore della "Marcia per l'indipendenza" (ma che è intervenuto - ha detto - in quanto padre di quattro figli), Moritz Scholtysik, dell'Iternational Youth Coalition, Juan Jose Liarte Pedreno, esponente del partito spagnolo Vox, e Francesca Romana Poleggi, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia.
Nel suo intervento, la Poleggi ha dettto che i risvolti agghiaccianti dell'iutero in affitto sono poco conosciuti perché quelli che vogliono “regolare” l'utero in affitto sono molto potenti. Facilmente dominano i media e strumentalizzano le persone disperate per avere un bambino. Ha ricordato che Gary Powell, un attivista gay di vecchia data, mette in guardia anche il mondo Lgbt: le coppie gay sono strumentalizzate dalla lobby delle agenzie per la fertilità: mandano loro in prima linea nella battaglia per la legalizzazione e poi, in realtà, fanno milioni di profitto soprattutto con le coppie etero. Gli stessi compratori di bambini sono spesso illusi e imbrogliati dal miraggio di un bambino “su misura” che non sempre arriva come previsto.
Pochi riflettono sul fatto che quasi sempre le madri surrogate sono spinte da generosità e altruismo, non solo dal bisogno di denaro. Soprattutto nei Paesi ricchi, come la California. Poi si rendono conto che diventano comunque schiave dei compratori (i contratti che firmano - nei paesi sviluppati, dove esiste uno “stato di diritto” - sono contratti capestro; nei Paesi in via di sviluppo spesso non hanno neanche un contratto da far valere); esse soffrono sempre e comunque di un abuso psicologico: in generale le agenzie e i compratori, abusano della naturale tendenza umana a voler aiutare il prossimo.
Pochi considerano che l’utero in affitto presuppone la fecondazione artificiale che provoca danni seri, fisici e psichici, alle donne e ai bambini di cui nessuno parla (e le donne non sono informate in modo veritiero e corretto); e l’utero in affitto crea ancor più danni alla salute fisica e psichica di donne e bambini: la salute delle donne viene spesso compromessa per sempre. MOLTE DONNE MUOIONO. Ma in questo caso la tutela della salute sessuale e riproduttiva delle donne non interessa a nessuno, e i bambini nati da utero affittato oltre ai problemi fisici che spesso hanno i “bambini artificiali”, presentano spesso problemi psicologici e psichiatrici
La nostra Direttrice editoriale ha poi sottolineato che non esiste la “maternità solidale” la “gestazione per altri altruistica”: c’è sempre un congruo rimborso spese... e se la surrogata è un’amica o una parente, che lo fa davvero gratuitamente, si svilupperanno verosimilmente conflitti sull’educazione del bambino. Capita anche quando i genitori sono solo due! Senza contare quei casi in cui al bambino bisognerà spiegare, per esempio, che la nonna è anche mamma e quindi il papà è anche fratello ...
«Per tutti questi motivi - ha concluso la Poleggi - credo che sia nostro dovere lottare apertamente contro ogni forma di maternità surrogata, senza se e senza ma. L'utero in affitto DEVE diventare un reato internazionale! I bambini non si comprano e neanche si regalano».