Troppo spesso la diagnosi di morte a cuore battente si rivela errata.
La famiglia di una donna scozzese di 51anni ha citato in giudizio il governo per 5000000000 di sterline: a seguito di un grave attacco di cuore, due anni fa , i medici di Lorna Baillie avevano detto alla sua famiglia che era “clinicamente morta” e avevano spento il suo sistema di supporto vitale . Tuttavia, Baillie ha continuato a respirare . Solo dopo 45 minuti la famiglia è riuscita a convincere i medici a ricollegare supporto vitale. Essi sostengono che questa interruzione ha causato danni cerebrali importanti: infatti Lorna ha recuperato la capacità di camminare e di parlare, ma è rimasta in uno stato infantile permanente , con poca memoria a lungo termine.
Francesca Romana Poleggi
Fonte: Bioedge