Al Governo ungherese non stanno bene le entrate a gamba tesa nella propria politica nazionale, soprattutto per quanto vengono toccati i valori fondamentali su cui si regge la società.
Una delle improprie intromissioni avviene tramite meccanismi di finanziamento ad associazioni od ong dichiaratamente a favore dell’equiparazione della famiglia tradizionale con quella GLBT, meccanismo di cui si fa carico soprattutto la Norway Grants.
Questa struttura, non molto conosciuta in Italia in quanto non ha progetti attivi nel nostro Stato, si occupa di supportare associazioni e realtà in 15 nazioni europee con particolare attenzione nei confronti delle entità che hanno come ragione sociale la causa LGBT.
Ingenti sono i fondi disponibili: basti pensare che nel periodo 2009/2014 sono stati distribuiti ben 1.789.000.000 €.
Il Governo magiaro ha deciso il 2 giugno di attivare l’Ufficio di Controllo governativo per verificare la precisa destinazione di questi fondi sul proprio territorio: Azione che ha ottenuto diverse reazioni, soprattutto a livello internazionale, con le scontate critiche nei confronti di quello che viene presentato come autoritarismo ma che -a conti fatti- rappresenta esclusivamente un profondo senso di responsabilità rispetto al proprio impianto valoriale.
Redazione