12/08/2015

Unione Europea : il congedo uguale per tutte le madri è ancora lontano

Venti settimane di congedo maternità? Gli Stati dell’ Unione Europea dicono no. Una direttiva presentata alla Commissione Europea nel 2008 prevedeva una armonizzazione del tempo del congedo di maternità a 20 settimane per tutti gli Stati dell’Unione Europea.

Ma gli Stati membri non sono disposti ad aumentare il budget per la maternità e hanno ritirato la proposta su una migliore inclusione della donna nella vita lavorativa

Nel 2008 è stata presentata una direttiva alla Commissione guidata da Durao Barroso con l’obiettivo di armonizzare il congedo di maternità, che nei Paesi dell’Unione Europea consisteva in un periodo variabile tra le 14 e le 18 settimane. Nel 2010, il Parlamento Europeo ha chiesto alla Commissione di modificare la direttiva e allargare la durata del congedo fino alle 20 settimane per tutti i paesi, tuttavia, il disaccordo tra gli Stati ha portato ad un blocco dell’iniziativa.

Con l’arrivo della nuova Commissione alla fine del 2014, la squadra di Jean-Claude Juncker aveva promesso che entro un periodo di sei mesi sarebbe stata affrontata la discussione sulla direttiva, e questa sarebbe stata adottata o eliminata del tutto. La decisione finale è stata quella di ritirare la direttiva, considerato il rifiuto di 11 Paesi (una lista che include Gran Bretagna, Francia, Germania e Danimarca) che hanno detto di non essere disposti ad aumentare il loro budget di spesa.

Dal canto suo, la Commissione ha detto che presenterà “un’iniziativa più ampia”, e che “continuerà a promuovere gli obiettivi della precedente proposta e assicurerà una protezione minima”. “Abbiamo bisogno di un approccio globale sul congedo di maternità, così come il diritto di richiedere orari di lavoro flessibili per donne e uomini, il congedo parentale, il congedo di paternità e di fornire assistenza per i bambini e persone dipendenti”, ha sottolineato in una dichiarazione diffusa sui suoi profili social il Vice Presidente della Commissione Frans Timmerman.

BludentalLa tabella di marcia della Commissione ha come obiettivo principale l’inclusione lavorativa delle donne. La road map prevede la presentazione di un progetto globale nel 2016. La Commissione sottolinea che “il motivo principale alla base dell’iniziativa è quello di affrontare la bassa partecipazione delle donne al mercato del lavoro attraverso la modernizzazione e l’adeguamento dell`attuale quadro giuridico e politico dell’UE al mercato del lavoro di oggi per consentire ai genitori con bambini un migliore equilibrio attento e professionale”.

La Commissione propone di promuovere diverse forme di lavoro come il telelavoro, la condivisione del lavoro e l`aumento della flessibilità oraria sia per il padre che per la madre.

Auxi Rodriguez

 

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