Unioni civili costano “qualche centinaio di milioni” dice Boeri

In questo breve filmato il Senatore Lucio Malan, uno di quelli che si è sempre battuto dal lato giusto della barricata, sui temi etici,  spiega l’ennesimo motivo per cui il Presidente della Repubblica Mattarella deve rinviare alle Camere la legge sulle unioni civili Cirinnà- Renzi – Boschi (e compagnia bella).

I motivi di incostituzionalità che illustri giuristi hanno rilevato sono molti. Ma ce n’è uno in più, espressamente evidenziato (senza volerlo) dal Presidente dell’INPS.

Ci sono i motivi procedurali, come per esempio la violazione dell’art.72 della Costitizione, che hanno privato il Parlamento del minimo di quel confronto democratico che dovrebbe essere garantito sempre e soprattutto quando sono in questione temi etici di notevole portata antropologica.

Ci sono i motivi sostanziali, come per esempio violazione dell’art. 29 della Costituzione, che tutela la famiglia fondata sul matrimonio, la violazione del principio di uguaglianza (art.3),  per l’equiparazione di due realtà ontologicamente diverse (famiglia e coppia omosessuale), la violazione dell’art.2, per la mancata tutela del diritto all’obiezione di coscienza.

Ma le dichiarazioni del Presidente dell’INPS, Tito Boeri, che parlano di un aggravio di spesa pubblica di “qualche centinaio di milioni”, secondo lui minimo, quindi sostenibile dalle nostre disastrate casse previdenziali, sollevano un problema serio.

Malan ci fa “in diretta” due conti su un foglio excel  e dimostra che la copertura finanziaria prevista dalla legge sulle unioni civili è insufficiente.

Il fatto che manchi tale copertura è il principale motivo per cui negli ultimi anni i Presidenti della Repubblica in carica hanno rinviato le leggi alle Camere. “Non sarebbe uno scandalo se lo facesse”, dice Malan. “Sarebbe uno scandalo se non lo facesse”.

Redazione