Alcuni scienziati sono stati in grado di mantenere in vita gli agnelli prematuri per diverse settimane con una sorta di utero artificiale che assomiglia ad un sacchetto di plastica, secondo uno studio pubblicato ieri su Nature.
Gli autori dello studio, sperano che la nuova tecnica darà una migliore possibilità di sopravvivenza ai bambini nati prematuramente.
L ‘ utero artificiale usato nell’esperimento fornisce tutto ciò di cui il feto ha bisogno per continuare a crescere e maturare, compreso il sangue, ricco di sostanze nutritive e il liquido amniotico. Otto agnelli sono sopravvissuti per quattro settimane all’interno di tali dispositivi.
Gli animali, che erano in grado di muoversi, aprire gli occhi, e deglutire normalmente, sono “nati” quando i ricercatori li hanno tolti dalle sacche: i test hanno dimostrato che avevano sviluppato normalmente e la funzione polmonare.
I ricercatori stanno intraprendendo ulteriori studi su animali, che sperano di completare entro due anni e prevedono di provare ad usare l’utero artificiale per gli esseri umani entro tre o quattro anni. Ma c’è ancora bisogno di cautela: ci vorranno forse 10 anni o più prima di vederlo praticamente nei reparti di terapia intensiva.
Lo studio ha infatti già sollevato diversi interrogativi sul fatto che la tecnologia potrebbe estendere i limiti della vitalità fetale fuori dal grembo materno e su come questo potrebbe influenzare il dibattito sull’aborto (molte leggi infatti vietano l’aborto quando il feto può vivere fuori dal grembo materno; altre obbligano i medici a tenere in vita il bambino abortito se la tecnologia lo consente...).
Gli esperti comunque dicono che la macchina non è in grado di ospitare un bambino per ben nove mesi: nessuna tecnologia può sostituire il grembo materno durante le prime fasi dello sviluppo.
L’ Ospedale Pediatrico di Philadelphia che ha condotto questi esperimenti insiste che non ha alcuna intenzione di sostituire le donne – madri o di superare i limiti che attualmente incontra la fecondazione artificiale: lo scopo è solo quello di sostenere i bambini che nascono troppo presto.
Se questo è vero, speriamo che gli esperimenti progrediscano.
Un minimo di inquietudine, comunque, è legittima visto lo spirito prometeico e l’avidità di potere di una certa cultura scientista che vuole impadronirsi della vita e della morte degli esseri umani: a molti non dispiacerebbe affatto che gli esseri umani nascessero completamente avulsi dalla madre e dalla famiglia, come negli scenari distopici di film tipo Matrix (vedere foto) o di romanzi tipo Il Mondo Nuovo...
Redazione
Fonte: LifeNews
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