Il business dell’utero in affitto non conosce alcun senso del pudore e sembra che la sua ‘normalizzazione’ sia un dato ormai acquisito.
ProVita ha già denunciato i tutti i modi (dal ricorso ai giudici alle conferenze stampa in Senato) il mercimonio di bambini che avviene in Italia, come ad esempio a Milano e a Roma, nonostante la legge lo vieti. Inoltre sta per lanciare un video inedito per sensibilizzare l’opinione pubblica, troppo spesso tenuta all’oscuro e manipolata.
Ora segnaliamo un caso a livello europeo.
Sul sito di Men having babies, organizzazione no-profit per la tutela dei ‘genitori’ gay, leggiamo che il 24 e 25 settembre si terrà a Bruxelles una sorta di ‘fiera’ della maternità surrogata, ovvero dell’utero in affitto. Si tratta della seconda edizione di un evento nato l’anno scorso e che ha lo scopo di fornire informazioni a tutto campo, in maniera ‘obiettiva’ (ma chi ci crede?) sul tema.
Tutti sono invitati a partecipare, compresi quanti ritengono che un bambino ha il diritto di avere un papà e una mamma, ma ovviamente la conferenza è rivolta principalmente alle coppie omosessuali, e vedrà gli interventi di medici, madri surrogate (cioè incubatrici umane per soldi) ed esperti legali, che useranno la loro professionalità per dare consulenza ed aiutare tutte le coppie gay desiderose di soddisfare il loro desiderio di genitorialità. Insomma, un summit perfetto sul commercio di bambini, ‘cosificati’ per soddisfare i capricci di ricche coppie LGBT, incuranti dei veri bisogni dei figli. Il tutto, come scrivevamo all’inizio, senza la minima vergogna, alla luce del sole. Come se si trattasse di una comune fiera campionaria.
L’incontro si terrà all’Hilton Brussels Grand Place. Non sarebbe male che da tutta Europa giungesse la voce di quanti hanno ancora un po’ di ragione, di buon senso e di amore (vero) per i bambini. Di quanti insomma ritengono che la famiglia è una sola, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, che i figli non si comprano e non si vendono, che le donne non si pagano e non si sfruttano per diventare incubatrici e, infine, che il primo diritto di ogni bambino è di avere un padre e una madre.
Chiunque voglia, mandi una mail all’Hilton per chiedere di chiudere le porte a un incontro simile, in cui gli esseri umani sono trattati come prodotti commerciali.
-Il direttore dell’hotel è Egbert Buursink e questi i suoi contatti:
[email protected]
[email protected]
+32 (0)2 548 40 90
-Karlijn Verdellen è invece il responsabile degli eventi:
[email protected]
+32 (0)2 548 48 62
Redazione