Dopo Nichi Vendola, anche Tiziano Ferro ricorrerà alla barbara pratica dell’utero in affitto per avere un figlio.
La notizia è stata diffusa da Vanity Fair, che riporta la dichiarazione del cantante: «Se sono in America è anche perché voglio un figlio, e lo voglio anche da solo».
Classe 1980, di Latina, Tiziano Ferro ha fatto coming out nel 2011 e, un paio d’anni fa, aveva già dichiarato che entro il 2020 – alla soglia degli “anta” – avrebbe voluto avere un figlio: con un’amica consenziente o con la pratica dell’utero in affitto in America, appunto.
Ora, per la verità un po’ in anticipo sui tempi (forse questo scoop regalerà al cantante quel pizzico di visibilità in più, utile per pubblicizzare il nuovo album dopo cinque anni di assenza del circuito commerciale? A pensare male...), ecco che Tiziano pare essere pronto al grande passo della paternità.
Dal momento che attualmente il cantante italiano è single, potrebbe essere che decida di intraprendere il percorso di compravendita del figlio da solo, anche se la cosa non pare convincerlo del tutto: «Spero però di trovare una persona con cui condividere questo sogno. Ma se poi incontro qualcuno che figli non ne vuole? (...) Io rispetto le opinioni di tutti, se una persona non desidera figli è libero di fare le sue scelte. Soltanto credo che su certe cose importanti si debba essere d’accordo in una coppia. Vedremo».
Insomma, Tiziano rispetta tutti e le opinioni di tutti, tranne quelle del bambino che vorrebbe commissionare e comprare. Perché altrimenti non chiedere anche al nascituro cosa ne pensa del fatto di essere scelto come un oggetto in vetrina (ovviamente selezionando il migliore, sia mai che poi sia difettoso), di trascorrere nove mesi nel grembo di una donna – sua madre, della quale ascolterà il battito del cuore e che lo nutrirà e coccolerà – dalla quale verrà poi strappato una volta venuto al mondo e di essere quindi cresciuto da un uomo single o da una coppia gay?
Ovviamente la nostra è solo un’ipotesi remota, dal momento che ai diritti dei bambini oramai non ci pensa più nessuno: nel nome dei diritti degli adulti, che siano donne che vogliono esercitare l’autodeterminazione sul loro utero o uomini con qualche problema d’identità...
E pensare che Tiziano Ferro nel marzo di quest’anno è diventato ambasciatore di Save The Children, che nominalmente dovrebbe essere una onlus che aiuta i bambini (salvo poi finanziare gli aborti...). In quella occasione il cantante aveva affermato convinto: «I bambini prima di tutto!»... frase ovviamente dimenticata (o forse detta pro-forma...?), altrimenti coerenza vorrebbe che venisse applicata la stessa misura anche quando si parla di utero in affitto.
Caro Tiziano, noi speriamo vivamente che tu possa ripensarci. La paternità non è una cosa su cui scherzare e i figli non vanno messi al mondo per rispondere a un desiderio edonistico. Non tutto si può comprare e non tutto si risolve con il ritornello: «Perdono... Sì quel che è fatto, è fatto, io però chiedo scusa...».
Redazione
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