Utero in affitto, Associazioni Family Day contro Cirinnà: “Fa la poliziotta del MinCulPop Lgbt contro i bambini’
ROMA – 15 ottobre 2018
“Ancora manifesti contro diritti delle persone. Lo sa @virginiaraggi che esiste il codice etico di #RomaCapitale?” La senatrice dem Monica Cirinnà ha commentato, con una domanda retorica e provocatoria, la campagna choc di Pro Vita e Generazione Famiglia “Due uomini non fanno una madre. #StopUteroinAffitto” dove su camion vela e su manifesti appaiono due giovani ragazzi presentati “genitore 1” e “genitore 2” e raffigurati mentre spingono un carrello con dentro un bambino disperato.
“Li faccia rimuovere subito e faccia una telefonata a @c_appendino – ha proseguito Cirinnà – per farsi spiegare cosa deve fare un sindaco contro le discriminazioni” attaccando il sindaco di Roma e sollecitando la rimozione.
I presidenti delle due associazioni del family Day, Toni Brandi e Jacopo Coghe, replicano ora alla senatrice: “Cirinnà si permette di ordinare la rimozione di manifesti affissi nel totale rispetto della legge, e lo fa auto-attribuendosi un ruolo di poliziotta del MinCulPop Lgbt contro i bambini”. Noi, “a differenza di altre campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica a firma Lgbt, mostriamo solo la verità dei fatti”.
Concludono Brandi e Coghe: “E poi la senatrice ha sbagliato valutazione: la nostra campagna è per i diritti dei bambini che non hanno voce, non contro i diritti di qualcuno”.
Lo rendono noto l’ufficio stampa di ProVita Onlus e Generazione Famiglia