A distanza di mesi la storia di utero in affitto che ha coinvolto Jessica Bartholomew e Sherri Shepherd, nota attrice e conduttrice americana, torna a far discutere.
Ne avevamo già parlato ad agosto, quando nacque il bambino per il quale la Shepherd pagò e che, dopo un litigio con il compagno Lamar Sally, non volle più. L’ennesima, drammatica storia che racconta la sofferenza di un bambino e di una madre affittata.
La trentaduenne Jessica Bartholomew, mamma surrogata ingaggiata da Sherri Shepherd e l’allora marito Lamar Sally per la gestazione del loro bambino, ha deciso di rompere il silenzio e di raccontare tutto.
Jessica ha riportato in esclusiva ad Inside Edition di voler diventare una madre in affitto perché le piaceva l’idea di aiutare una coppia non fertile, ma anche per il denaro che le sarebbe arrivato dalla coppia.
All’epoca la Bartholomew firmò un contratto di 23 pagine con Lamar Sally e Sherri Shepherd, il 12 settembre 2013, ricevendo ben 25.000 dollari per portare avanti la gestazione del bambino chiesto dalla coppia. Sherri Shepherd non perse tempo ad annunciarlo a tutto il mondo: “Sto avendo un bambino – dichiarò la conduttrice al Tom Joyner Morning Show – quindi tutto sta andando benissimo. Abbiamo trovato un utero. Abbiamo trovato una ragazza che non ha avuto alcun dramma nella sua vita”.
Ma poco dopo, Lamar Sally chiamò Jessica per annunciarle la sconvolgente notizia che si stava separando da Sherri Shepherd, la quale non voleva aver più nulla a che fare con il bambino. “Essendo anch’io un genitore – ha confessato Jessica Bartholomew a Inside Edition – non riuscivo a credere che stesse accadendo. Come puoi rinunciare a un essere umano che hai deciso di far nascere con un contratto? Questo è il tuo bambino! [PER CONTRATTO!!!!! , NdR] Io proprio non capisco – ha proseguito – come la Shepherd possa comportarsi in questo modo, come se questo bambino fosse inesistente. Questa cosa mi sconvolge”. [ A noi mica tanto: quel bambino non è “suo”!, N.d.R.]
Quando Jessica diede alla luce il bambino lo scorso agosto, Shepherd non si presentò in ospedale. Fu la madre affittata la prima a tenere in braccio il bambino. Quando si svegliava durante la notte, fu lei a cullarlo per farlo dormire [come dovrebbe essere SEMPRE!]. E siccome non vi fu nessun’altra madre alla nascita, venne messo il cognome Bartholomew sul certificato di nascita, cosa che la catapultò in un mondo di infiniti problemi legali.
Il bambino, di nome Lamar Junior (LJ l’abbreviativo americano) ora vive a tempo pieno con il padre, il quale ha citato in giudizio Shepherd, chiedendo che riconosca LJ come suo figlio e gli fornisca il sostentamento dovuto ai figli.
Jessica Bartholomew adesso vuole solo andare avanti per la sua strada, ma è felice di ricevere notizie sul bambino dal padre. E’ lei che sta spedendo soldi per i vestiti del bambino, il quale sta crescendo senza la donna famosa che aveva promesso di essere la sua mamma. Diane McInerney, giornalista di Inside Edition le ha chiesto alla fine dell’intervista: “Cosa vorresti che accadesse?” “Mi piacerebbe – ha risposto Jessica – vederla firmare il certificato di nascita e assumersi la responsabilità di LJ perché è quello per cui ha firmato ed è la cosa giusta da fare”.
...Roba DISUMANA.
Redazione