«Proprio nell'epoca dei diritti umani universali, non può esserci un diritto a sopprimere una vita umana». Lo afferma la Pontificia Accademia per la Vita, come fatto sapere dal Vaticano attraverso una nota ufficiale, in merito all'inserimento nella Costituzione francese della garanzia della libertà per le donne di ricorrere all'aborto, che sarà discussa - nell’ultimo step previsto - proprio oggi dalle Camere francesi riunite a Versailles.
Anche i vescovi francesi - attraverso un appello lanciato dalla Conferenza Episcopale di Francia - si sono espressi in merito. «Il nostro Paese si onorerebbe iscrivendo piuttosto la promozione dei diritti delle donne e dei bambini. Di tutti i Paesi europei, la Francia è l'unico dove il numero di aborti non cala ed è anche cresciuto negli ultimi due anni» si legge in una nota firmata, in particolare, dal presidente della Conferenza episcopale di Francia (Cef), Eric de Moulins-Beaufort. Il documento aggiunge che, come vescovi francesi si rilancia «volentieri l'appello di numerosi movimenti al digiuno e alla preghiera. Preghiamo soprattutto affinché i nostri concittadini ritrovino il gusto della vita - si prosegue nel comunicato diffuso a poche ore dal voto -, di darla, di riceverla, di accompagnarla, di avere e di allevare dei bambini».
«Come cattolici - prosegue il comunicato - dovremo sempre restare dei servitori della vita di tutti, del concepimento fino alla morte». Infine, da parte dei porporati francesi, il pensiero nel «sostenere coloro che scelgono di tenere i loro figli anche in situazioni difficili ma anche di circondare di rispetto e compassione coloro che sono ricorsi all'aborto».