Una serie di donne abortiste e in particolare una di loro appartenente alla nota multinazionale di Planned Parenthood, che è arrivata al triste record di uccidere nel grembo materno fino anche a 31 nascituri in un solo giorno, è stata vergognosamente proposta per ricevere un premio riguardante i diritti umani.
Ebbene sì. Non un’ironia della sorte, ma una decisione scandalosa, che riguarda Colleen McNicholas e tante altre donne, tra i finalisti selezionati da tutto il mondo per il massimo premio del Parlamento Europeo per i diritti umani, il Premio Sakharov per la libertà di pensiero. Questa è la prima volta nella storia del premio che viene nominato un gruppo di abortiste. In particolare, infatti, oltre a Jina Mahsa Amini e al movimento Donna, Vita, Libertà in Iran e oltre a Vilma Núñez de Escorcia e al vescovo Rolando José Álvarez Lagos del Nicaragua, i terzi “candidati” sono appunto le donne che, secondo l’UE, lottano per un aborto libero, sicuro e legale in Polonia, El Salvador e negli Stati Uniti. Il gruppo di aboriste è stato in origine proposte tra i candidati dal gruppo La Sinistra (The Left).
Tra queste donne, appunto, rientrano non solo Colleen McNicholas ma anche Justyna Wydrzyńska, della Polonia e Morena Herrera, di El Salvador,
I finalisti sono stati scelti in una votazione il 12 ottobre dalle commissioni per gli affari esteri e lo sviluppo dell'UE. La presidente del Parlamento Roberta Metsola e i leader dei gruppi politici decideranno oggi il vincitore.
Far vincere le donne che spingono per l’aborto e, tra di loro, addirittura un’abortista che si vanta di aver ucciso 31 bambini in un solo giorno sarebbe più che scandaloso.
Fonte: Europarlamento - LifeNews