A luglio abbiamo distesamente parlato della mozione presentata in Comune, a Verona, dal consigliere Zelger per sostenere la vita nascente con iniziative di prevenzione dell’aborto e di aiuto alla maternità. Ieri, 4 ottobre, l’ufficio stampa del Comune rendeva noto:
«Approvata, con 21 voti favorevoli e 6 contrari, la mozione a firma del consigliere Lega nord Alberto Zelger che, in occasione del 40° anniversario dell’entrata in vigore della legge 194 del 1978, impegna il sindaco e la giunta a sostenere iniziative per la prevenzione dell’aborto con l’inserimento nel prossimo assestamento di bilancio di un congruo finanziamento ad associazioni e progettiche operano nel territorio del Comune di Verona; la promozione del progetto regionale “culla segreta”, stampando e diffondendo i suoi manifesti pubblicitari nelle Circoscrizioni e in tutti gli spazi comunali; a proclamare ufficialmente Verona “città a favore della vita”».
Vari esponenti dei partiti di opposizione hanno ribadito le critiche alla mozione e le lodi alla 194, con buona pace dei soliti sproloqui sull’applicazione integrale della legge per fare prevenzione. Quando si parla nei salotti televisivi o dagli scranni della politica, è facile riempirsi la bocca di sostegno alla natalità, aiuto alle donne e libertà di non abortire; quando poi qualcuno osa mettere in pratica queste dichiarazioni di principio, è subito accusato di attentare all’autodeterminazione femminile.
Non ci resta che aspettare e vedere quali frutti porterà questo nuovo percorso intrapreso dal Comune di Verona. Poi, alla prova dei fatti, ci aggiorneremo per verificare lo stato di progresso o regresso dei diritti delle donne. Intanto auguri di buon lavoro a quei politici che, senza i paraocchi dell’ideologia, si muovono sulla via del bene.
Redazione