Siamo a Verona e da quest’anno l’asilo comunale delle Colombare ha deciso che non si svolgerà più alcun festeggiamento, né alcun lavoretto natalizio, né pasquale, né in occasione della festa della mamma e del papà. Una presa di posizione sorprendente, di cui si è parlato approfonditamente durante una conferenza stampa tenutasi in Comune, lo scorso lunedì, e indetta dai consiglieri di minoranza Federico Sboarina e Rosario Russo, capogruppo e consigliere della lista civica Battiti per Verona e da Marco Padovani e Maddalena Morgante, capogruppo e consigliera di Fratelli d’Italia. I quattro hanno denunciato la decisione dell’asilo comunale e proprio a Sboarina, già sindaco di Verona, Pro Vita & Famiglia ha chiesto maggiori informazioni.
Ascolta "Sboarina (ex sindaco Verona) sul caso dello stop a Natale e feste di Mamma e Papà a scuola" su Spreaker.Che cosa è accaduto esattamente?
«È successo che, prima della ripresa delle attività, all’asilo comunale delle Colombare, si è tenuta una riunione, con genitori e insegnanti, durante la quale è stato comunicato che non si sarebbe più festeggiato il Natale, né la festa della mamma, né del papà, né la Pasqua. Allora una delle mamme presenti che si è mostrata indignata, è stata convocata ad un incontro, non con la dirigente scolastica dell’asilo, ma con la dirigente del settore istruzione del comune di Verona, perché quell’asilo nido è comunale. Durante quell’incontro pare che la dirigente le abbia detto che non si trattava di una scelta generalizzata, ma di una scelta da parte della preside dell’asilo, in modo specifico. Dopo qualche giorno, io stesso incrocio un collega la cui figlia frequenta lo stesso asilo e mi chiede il perché di una decisione così strana, confermandomi, a sua insaputa, la versione della mamma. Inoltre mi racconta della riunione e della decisione conseguente, di alcune famiglie di togliere i loro figli da quell’asilo».
Nel post sul suo profilo facebook Lei scrive “Comincia così l’anno scolastico della Giunta Tommasi, togliendo ai bambini e alle famiglie le occasioni più sentite della nostra tradizione.” In che modo sarebbe coinvolta l’attuale amministrazione?
«L’asilo è comunale, per questo abbiamo segnalato la situazione: vogliamo che il sindaco si esprima perché è responsabile di quello che si svolge all’interno degli asili comunali. La festa del papà, della mamma, il Natale ecc. sono i momenti che rendono più orgogliose le famiglie, anche semplicemente dal punto di vista laico. Tutti noi siamo cresciuti con questi punti di fermi».
Trattandosi di una fascia d’età molto bassa, si tratta di un tentativo di inferire un colpo all’identità culturale dei più piccoli ancora in fieri?
«Io ho il comunicato dell’assessore all’istruzione, a riguardo, che sfido chiunque a capire cosa ci sia effettivamente scritto su. Non si afferma né si nega, perché evidentemente la scelta mira proprio a recidere le radici culturali dei bambini. Eppure se si è davvero così convinti di una simile scelta, si dovrebbe essere disposti a non godere le ferie in quel periodo. Attendiamo una risposta dal sindaco».