«Quella che andrà in scena domani all’Università statale di Verona sembra una vera e propria strategia di “rieducazione arcobaleno” del personale scolastico: un convegno sull’educazione di genere di bambini e adolescenti completamente imbevuto di ideologia gender organizzato dal Centro Studi per la Scuola Pubblica (CESP), un ente accreditato dal Ministero per la formazione del personale scolastico, e tenuto da relatori tutti attivamente impegnati nella promozione culturale o politica dell’Agenda LGBTQ. È inquietante pensare che in un’Università statale, finanziata con fondi pubblici, si teorizzino le migliori prassi per inculcare nei figli degli altri idee e concezioni ideologiche o addirittura politiche sulla sessualità, sulla famiglia e sulla filiazione. Chiediamo al Ministero dell’Istruzione di tornare a verificare con urgenza le qualifiche del CESP in quanto ente di formazione del personale scolastico, dato che lo stesso ha più volte organizzato simili iniziative ideologiche di presunta formazione professionale».
È quanto dichiara in una nota Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, in riferimento al convegno “Con Elena Gianini Belotti dalla parte dell’educazione di genere”, che si svolgerà domani, venerdì 13 dicembre, presso l’Università degli Studi di Verona e che vede tra i relatori anche Michela Mariotto, co-fondatrice dell’associazione “GenderLens”, impegnata per il riconoscimento dell’identità di genere fluida, “creativa” e “trans” dei bambini sin dall’infanzia, e promotrice del “Laboratorio per bambini trans” dai 5 ai 14 anni svolto a settembre all’Università di Roma Tre. Anche gli altri panel del convegno di Verona tratteranno apertamente di ideologia gender nel mondo scolastico, come l’intervento “Insegnare la storia delle donne e della comunità Lgbtq attraverso la didattica”, la cui relatrice sarà Anna Laura Tocco, insegnante di scuola media e membro del Movimento Omosessuale Sardo, o il laboratorio su “Strategie inclusive, didattica e visibilità Lgbtq a scuola”, tenuto da Valentina Millozzi, appartenete alla Rete Insegnanti LGBTQI+. Tra gli altri relatori, docenti dell’Università di Verona che gravitano intorno all’associazionismo arcobaleno, in passato più volte ospiti o relatori di convegni organizzati da realtà Lgbt: Irene Villa, che si occupa di filosofia e teoria femminista e di teorie e studi LGBTQ, le “insegnanti femministe” Roberta Ortolano e Samanta Picciaiola, già relatrici di un convegno a Firenze organizzato da Azione Gay e Lesbica, Carlotta Cossutta, autrice di volumi come La terra non è piatta. Mondo lgbtiq*, femminismi plurali e femminismi escludenti, Giulia Selmi, coautrice di un volume su “cittadinanza e diritti Lgbtq+ in Italia.