L’ideologia gender ha origini che risalgono agli inizi del ‘900 e forse anche prima.
Questo video descrive in pochi minuti il pensiero di uno dei più grandi interpreti dell’ideologia gender in Italia, emblema dell’omosessualismo e dell’antropologia rivoluzionaria e distruttiva che oggi si va diffondendo in Occidente e si vuole insinuare nel progetto educativo delle scuole italiane.
Se non bastasse, testuale, dal sito a lui dedicato http://www.mariomieli.net/mario-mieli
“Mario Mieli si esibì più volte gustando merda e bevendo il proprio piscio pubblicamente come a fornire un supporto umano e pensante ai prodotti più nascosti e più inumani dell’uomo; come a farsi forte di quella merda con cui una società bigotta, borghese e clericale aveva tentato di coprirlo.
Mario Mieli rintracciò il nocciolo della questione che gli omosessuali si trovavano ad affrontare in quegli anni non nello scioglimento dell’opposizione eterosessuale-omosessuale, ma nella denuncia della inconsistenza e del vizio ideologico dietro al principio di “mono-sessualità”. A questa prospettiva unilaterale, incapace di cogliere la natura ambivalente e dinamica della dimensione sessuale, oppose un principio di eros libero, molteplice e polimorfo. Nel corso di questa operazione Mieli denunciò con assoluta chiarezza quanto tragicamente ridicola fosse “la stragrande maggioranza delle persone, nelle loro divise mostruose da maschio o da “donna”[...] . Se il travestito appare ridicolo a chi lo incontra, tristemente ridicolissima è per il travestito la nudità di chi gli rida in faccia”. Queste osservazioni anticipano con impressionante lungimiranza la moda oggi già dismessa del movimento transgender e delle sue profetesse”.
Redazione