Corey, un ragazzo quattordicenne, non si è mai riconosciuto nel suo corpo. Fin da piccolissimo ha desiderato diventare una donna, tanto che le testate giornalistiche non hanno esitazioni nel definirlo “bambina transgender“.
La madre Erica racconta di averlo ritirato dalla scuola dell’infanzia all’età di cinque anni, in seguito – dice – ad episodi di bullismo determinati dai suoi comportamenti femminili. La famiglia ha quindi deciso di non ostacolare Corey che – scrive, lasciandosi decisamente prendere la mano, l’Huffington Post – “[...] è una ragazza, a tutti gli effetti. Si veste da ragazza, pensa come una ragazza, si sente una ragazza”.
L’ultimo passo compiuto dalla famiglia di Corey è stato quello di favorire la sua transizione sessuale anche a livello ormonale: è stata infatti la madre stessa a donare al ragazzo la sua prima dose di ormoni femminili, come si vide nel video che proponiamo in calce all’articolo.
“Sapevo di renderla felice, regalandole la dose“, afferma Erica. “Piangevamo e tremavamo entrambe – sostiene ancora – e mi ha fatto letteralmente perdere il fiato quando mi ha abbracciato in un modo in cui mai aveva fatto prima. Non ho mai sentito così tanto amore da lei come in quel momento. Era un misto di gioia pura“.
Amore? Felicità? Gioia? Quanto andiamo ventilando da mesi con questo caso è divenuto oramai evidente: se l’identità sessuata di una persona non trova più una solida e immutabile base sul sesso biologico, tutto diventa possibile. Anche accettare – e favorire! – il fatto che vi siano bambini transgender.
Redazione
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