10/09/2023

Oggi la Giornata mondiale per la prevenzione dei suicidi

Mentre in Italia, lo sappiamo purtroppo fin troppo bene, alcune forze politiche - in particolare i Radicali - portano avanti spinte eutanasiche e in favore del suicidio assistito e della morte medicalmente assistita, oggi in tutto il mondo - forse un po' ipocritamente proprio per queste spinte a favore dell'eutanasia - si celebra la la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, (in inglese World Suicide Prevention Day, o WSPD).

Si tratta di una Giornata che si celebra ogni 10 settembre ed è dunque un giorno riconosciuto a livello internazionale dal 2003 per sensibilizzare le persone riguardo alla prevenzione del suicidio. Viene promossa dall'Organizzazione mondiale della sanità insieme alla Federazione mondiale per la salute mentale e all'Associazione Internazionale per la Prevenzione al Suicidio.

I dati, ogni anno, sono drammatici, come quelli pubblicati già in passato dall'Associazione Internazionale per la Prevenzione del Suicidio, IASP, composta da accademici, professionisti della salute mentale, operatori sociali, volontari e sopravvissuti ad un tentativo di suicidio, che si adopera per la prevenzione del suicidio sviluppando strategie e creando partnership collaborative al fine di ridurre l'incidenza del suicidio e del comportamento suicidario.

Iasp, informa su dati inquietanti e allarmanti:

- L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) stima che circa 800.000 persone ogni anno muoiano a causa del suicidio. Per ogni suicidio ci sono molti tentati suicidi. Un decesso su 100 nel mondo è il risultato di un suicidio. Un suicidio ogni 40 secondi, dicono. 

- Le misure di contrasto al COVID-19 degli anni scorsi hanno contribuito ad aumentare il senso di isolamento e di vulnerabilità. Creando speranza attraverso l'azione, possiamo accendere una luce nel cuore di coloro che vedono solo buio.

- La Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio è un'opportunità aumentare la consapevolezza sul problema del suicidio e promuovere azioni attraverso mezzi efficaci per ridurre il numero di suicidi e di tentativi di suicidio a livello globale.

- Dobbiamo «Creare speranza attraverso l'azione», dice lo IASP: esiste sempre un'alternativa al suicidio. E le nostre azioni, non importa quanto grandi o piccole, possono fornire speranza a coloro che stanno lottando con gli istinti suicidari.

- I pensieri suicidi sono complessi. I fattori e le cause che portano al suicidio sono complessi e molteplici. Non c’è un approccio unico che funziona per tutti. Quello che sappiamo è che ci sono alcuni fattori ed eventi della vita che possono rendere qualcuno più vulnerabile al suicidio. Come anche certe condizioni di salute mentale mentale (ansia e depressione). Le persone con tendenze suicide possono sentirsi come intrappolate o come un peso per i loro amici, la famiglia e coloro che li circondano e si sentono profondamente sole, senza altre opzioni. 

- Prevenire il suicidio è possibile: ciascuno di noi è  un attore chiave nella prevenzione, come figlio, come genitore, come amico, come collega o come vicino di casa. Tutti noi possiamo svolgere un ruolo importante nel sostenere coloro che stanno vivendo una crisi suicidaria o coloro che sono in lutto per il suicidio di una persona cara.

Ed è proprio questo, ciò su cui pochi riflettono: la cosa riguarda ciascuno di noi, perché ogni suicidio è devastante e ha un profondo impatto su coloro che ne sono coinvolti. Il comportamento suicidario sconvolge le famiglie e le comunità: ogni suicidio in media coinvolge 135 persone.

Ciascuno di noi può aiutare a dare speranza a qualcuno. Tutti noi possiamo svolgere un ruolo, non importa quanto piccolo. Potremmo non sapere mai cosa facciamo che fa la differenza. Non è necessario dare soluzioni a problemi concreti. Basta dedicare tempo e spazio per ascoltare gli altri.

«Le chiacchiere possono salvare vite» e creare un senso di connessione e speranza in qualcuno che potrebbe essere in difficoltà, anche a nostra insaputa. Le persone che sono state toccate dal suicidio, perché ci hanno provato, o perché qualcuno a loro caro l'ha fatto,  hanno un ruolo privilegiato. Le storie personali di esperienze di disagio emotivo significativo, di pensieri o tentativi suicidi superati, e le esperienze di recupero possono dare speranza agli altri. Coloro che condividono esperienze di lutto a causa di un  suicidio, possono aiutare quelli che stanno vivendo il trauma di una perdita. Possono aiutare ad elaborare il lutto, a dare un senso alla devastazione del suicidio a credere che saranno in grado di continuare a vivere nonostante la perdita.

Non serve legalizzare il suicidio assistito poiché chi soffre non vuole - in realtà - morire: vuol lenire le sue sofferenze. Legalizzare il suicidio assistito vuol dire abbandonare i malati, i depressi, gli infelici al loro destino.  

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