In risposta a una petizione firmata da 82 mila persone, il governo olandese ora consente ai genitori di registrare i propri figli nati morti all’anagrafe. Non importa l’età gestazionale: qualsiasi bambino morto per qualsiasi motivo prima di nascere può essere iscritto, come persona che c’era, c’è stata, e non c’è più.
Nessuno si aspettava, forse, che la richiesta di registrazione venisse anche da una donna che aveva abortito alla quattordicesima settimana e intendeva in questo modo aiutarsi elaborare il lutto post aborto.
I funzionari del Municipio di Amsterdam hanno accettato la richiesta e le hanno rilasciato il certificato ... di nascita...
Kees van Helden dell'associazione pro vita olandese Cry for Life ha commentato: «Per molte donne questa legge aiuta a fare un passo avanti nel processo di gestione del dolore dopo l'aborto. Ma speriamo anche che possa stimolare un dibattito pubblico più ampio». E’ evidente, infatti, che se una donna può registrare il proprio figlio abortito come persona, con un nome e una data di nascita, le leggi sull'aborto vanno riviste: quella persona infatti è stata uccisa "legalmente"!
Fonte: Lifesitenews.com