Rappresentano oltre 30.000 medici le associazioni che hanno sottoscritto un documento in cui affermano che uccidere intenzionalmente un bambino in un aborto non è mai necessario per salvare la vita della madre.
L'American Association of Pro-life Obstetricians and Gynecologists (AAPLOG), l'American College of Pediatricians (ACPeds) e Christian Medical and Dental Associances (CMDA) hanno così risposto ai loro colleghi che fanno consapevolmente confusione sulla definizione di "aborto" per far credere che possa servire a salvare la vita della madre. Invatti la "separazione" del bambino dalla madre, per curare la patologia materna, INTENDE salvare la vita sia della madre che del suo bambino, se possibile. Se nella procedura il piccolo non riesce a spravvivere, la sua morte non è voluta dal medico. Al contrario, col termine aborto si intende l'uccisione deliberata bambino in grembo.
Fonte: LifeNews