A proposito del martirio dei Santi Innocenti ricordato il 28 dicembre dalla Chiesa, in America è emersa un’altra notizia agghiacciante sul commercio dei resti delle piccole vittime dell’aborto.
I nostri lettori sanno certamente dello scandalo che ha coinvolto la Planned Parenthood Federation: a chi fa strage di bambini nel grembo, a chi li considera “ammassi di cellule” e a chi lo fa per profitto, è ovvio che non sembri tanto macabro e crudele fare commercio anche dei poveri resti...
In Michigan, una ditta di biotecnologie è stata sorpresa a vendere le teste dei bambini non nati: la cosa è stata svelata da giornalisti sotto copertura, per conto dell’agenzia di stampa Reuters (quindi non dichiaratamente prolife).
Un reporter ha acquistato due teste umane e una colonna vertebrale da Restore Life USA, dopo poche e-mail, al prezzo di $ 900 più spese di spedizione.
La polizia ha perquisito la ditta biotech e ha trovato i corpi intatti di altri quattro bambini non ancora nati (vedere la foto, che per fortuna è offuscata).
L’azienda Restore Life lavora a stretto contatto con le università per fornire i cadaveri per la ricerca. Ma l’inchiesta di Reuters chiarisce che la società biotech si è mossa oltre i cadaveri per dedicarsi alla vendita di parti di bambini che potrebbero essere stati intenzionalmente uccisi con l’aborto: e la legge americana espressamente vieta questo macabro mercimonio.
Redazione
Fonte della notizia e della foto: LifeNews
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