Il Consiglio Comunale di Bologna, lo scorso 7 Marzo, ha dedicato una seduta straordinaria dedicata alla Giornata Internazionale della Donna, che si è celebrata ieri. In quell’occasione ho presentato la proposta dell’assegno di gravidanza. Si tratta di una misura tesa ad aiutare tutte quelle donne che spesso si trovano sole nel momento della gravidanza e si sentono come costrette a non fare una scelta di vita.
La misura proposta prevede un assegno, dal terzo mese in poi, di 500 euro al mese. Questo perché, se il sistema di welfare dal momento della nascita del bambino prevede diverse tipologie di aiuto, poco si fa per le donne e per i bambini attesi nel momento della gravidanza. Penso sia una lacuna che è arrivato il momento di colmare, perché quello è un momento nevralgico in cui non possiamo e non dobbiamo più lasciare le donne sole. A oggi, infatti, le motivazioni di carattere economico sono ancora quelle che inducono le donne a non portare avanti una gravidanza, a cui, altrimenti, non rinuncerebbero. Mettere ogni donna nelle condizioni di poter accogliere la vita è un dovere a cui non possiamo più sottrarci. Le istituzioni sono chiamate a fare questo passo. L’assegno proposto va in questa direzione, rispondendo sia a una funzione primaria di carattere economico, sia a una funzione secondaria di sostegno psicologico, perché fa sì che tutte quelle donne lasciate sole, non si sentano più abbandonate nella solitudine, poiché almeno le istituzioni ci sono e sono al loro fianco.
La maternità è donna. Non promuoverla e non tutelarla, fin dal suo principio, è un errore. Soprattutto quando si spendono tanto tempo e tante parole per parlare di tutela delle donne. Aiutare le mamme anche nel momento della gravidanza, anche alla luce dei dati legati alla natalità, che ci vedono ormai in un profondo inverno demografico, è un obbligo rispetto al quale le istituzioni non possono e non devono fare un passo indietro.
*Matteo Di Benedetto è attualmente Consigliere Comunale di Bologna