Il governatore della Carolina del Sud ha emanato un ordine esecutivo che impedisce alle agenzie statali di utilizzare dollari dei contribuenti per finanziare l’industria dell’aborto.
L’ordine, per il governatore Henry McMaster, è il segno che lo Stato non “fa affari” con l’industria dell’aborto e in particolare con la Planned Parenthood
«Ci sono una serie di agenzie, cliniche e centri medici della Carolina del Sud che ricevono finanziamenti pubblici – denari dei contribuenti – per offrire servizi sanitari e di pianificazione familiare delle donne senza eseguire aborti, ha dichiarato McMaster. I dollari dei contribuenti non devono direttamente o indirettamente sovvenzionare i fornitori di aborto come la Planned Parenthood».
Il Dipartimento di Salute e Controllo Ambientale pubblicherà a breve l’ elenco di tutti i fornitori di assistenza sanitaria e di pianificazione familiare per le donne che non praticano l’aborto e che operano entro un raggio di 25 miglia dalle cliniche che offrono l’aborto.
Coloro che difendono e promuovono l’aborto sono generalmente gli stessi che ne traggono immensi profitti economici: c’è una stretta sinergia tra lobby ideologiche e lobby economiche.
Chi dice di essere paladino del “diritto alla scelta” e del “diritto alla salute riproduttiva” delle donne, in realtà – a ben vedere – è molto attento al business. – scrive Lorenza Perfori qui.
E per di più questi lauti guadagni vengono assicurati da finanziamenti pubblici da parte dei Servizi Sanitari degli Stati – che per alto piangono sempre la crisi – costringendo i cittadini che pagano le tasse a finanziare il business che gira intorno all’aborto, sulla pelle dei bambini e delle donne.
Redazione
Fonte: Lifenews